“Permane lo stato di agitazione dei lavoratori Sider Alloys e di tutti coloro che operano all’interno dello stabilimento”.
Lo fanno sapere la Fiom-Cgil nazionale e la Fiom-Cgil Sardegna Sud-Occidentale che con Fsm Cisl e Uil Uil hanno riunito gli operai davanti ai cancelli dell’impianto di alluminio primario a Portovesme, nel Sulcis, per un’informativa dopo l’incontro di ieri al Mimit.
“Le organizzazioni sindacali ritengono prioritario, che l’azienda dimostri attenzione nella forza lavoro attualmente presente in stabilimento, confermando i contratti a termine in scadenza e rispettando alla lettera gli accordi sottoscritti in merito alle assunzioni derivanti dal bacino ex Alcoa”, spiega la Fiom che chiederà alle istituzioni regionali e nazionali, “la massima attenzione per una vertenza che forse avevano già considerato conclusa la vertenza e che, invece, risulta ben lontana dall’esserlo. Allo stesso tempo Invitalia eserciti pienamente il suo ruolo di partner e di controllore di Stato, negli investimenti, lavorazioni, produzioni e rioccupazioni, nel rispetto il piano industriale presentato”.
Giuseppe Masala della Fsm Cisl si aspettava “qualche risposta in più” dal tavolo del Mimit: “se non arrivano le risorse il progetto non decolla. Noi riteniamo che il polo dell’alluminio debba essere rilanciato e ora ci sono scadenze importanti, il 31 dicemnre 2023, per quanto riguarda l’accordo di programma e per le garanzie bancarie Sace, ma anche per i 450 lavoratori in mobilità in deroga che percepiscono circa 480 euro euro al mese a causa di una serie di decurtazioni”.
“La riunione di ieri al Mimit non ha fugato tutti i dubbi sulla continuità del progetto di reindustrializzazione dell’ex Alcoa dì Portovesme. I problemi di finanziamento dichiarati da Sider Alloys e la mancata proroga dell’accordo di programma e del contratto di sviluppo per gli investimenti necessari al riavvio dello smelter vanno risolti”, sostengono, in una nota, Guglielmo Gambardella, segretario nazionale Uilm, e Renato Tocco, segretario Uilm Sulcis Iglesiente, secondo i quali “è necessario superare tutte le difficoltà burocratiche e compiere tutti gli adempimenti formali per consentire l’applicazione del progetto”. “Continueremo a seguire la vertenza fino a quando tutti i lavoratori del bacino ex Alcoa saranno riassunti. Sider Alloys deve confermare tutti gli oltre 20 contratti a tempo determinato in scadenza – dichiarano – Ci attendiamo che l’impegno dell’ex dicastero dello Sviluppo economico prosegua per svolgere un ruolo di regia, in presenza di più soggetti responsabili quali Regione Sardegna, Invitalia e management aziendale che necessariamente vanno coordinati. Abbiamo chiesto che nei prossimi giorni ci venga fornito il cronoprogramma degli investimenti aggiornato”, concludono.