Il Corpo forestale di vigilanza ambientale della Stazione di Alghero ha messo i sigilli a un cantiere edile dell’Eurotel di Capo Caccia, all’interno del Parco naturale Porto Conte.
Gli agenti hanno sequestrato l’area in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Sassari il 25 ottobre, su richiesta della sostituta procuratrice Enrica Angioni.
Non è la prima volta che il Tribunale sassarese emette un dispositivo di sequestro nella zona di Capo Caccia.
I giudici avevano già messo i sigilli all’area nel 2020 e nel 2022. La prima volta perché le ruspe avevano raso al suolo un ginepreto secolare che si estendeva su circa un ettaro di terreno. Due anni dopo il sequestro era scattato perché erano stati realizzati alcuni immobili considerati abusivi. Anche il Comune di Alghero emanò un’ordinanza per obbligare i proprietari al ripristino dei luoghi.
“A quanto pare non si perde il vizio e la proprietà è di nuovo al centro di un contenzioso”, commentano gli indipendentisti di Liberu, che per primi denunciarono gli abusi commessi all’interno dell’area protetta del parco naturale.