Simple Plan in concerto a Idays Milano 2024 con Avril Lavigne e Sum 41

I Simple Plan si aggiungono alla line-up di I-Days Milano 2024! La band canadese sarà sul palco dell’Ippodromo SNAI di Milano il 9 luglio, in apertura a Sum 41 e Avril Lavigne che saranno i co-headliner per un doppio show irripetibile all’insegna del pop punk, confermando gli I-Days come garanzia di una proposta di eventi unici e mai banali.

Dall’ascesa del nuovo millennio alla fama di MTV, passando per la rinascita moderna del pop-punk, i SIMPLE PLAN sono stati una parte indelebile della cultura pop sin dalla loro formazione a Montreal nel 1999. Hanno venduto 10 milioni di album in tutto il mondo, hanno vinto diversi Juno Awards, si sono esibiti alle Olimpiadi invernali del 2010 e lo scorso anno hanno lanciato l’onnipresente sfida #ImJustAKid su TikTok che ha generato più di 3,4 milioni di video, tra cui quelli di Hilary Duff, Ed Sheeran, Usher e Venus e Serena Williams.
Quello però che la band canadese ha sempre tenuto come principio fondamentale è il contatto con ciò che conta davvero: il loro pubblico. “Ci sentiamo così fortunati ad avere fan che amano il nostro materiale vecchio e nuovo”, aveva detto il batterista Chuck Comeau in occasione dell’uscita del loro ultimo disco “Harder Than it looks” lo scorso anno. “Siamo molto orgogliosi del nostro passato, ma siamo ancora più entusiasti del futuro. Abbiamo sempre la sensazione di essere a 3 minuti dalla migliore o più grande canzone della nostra carriera”.
Questa ambizione, pienamente esposta alla presentazione del sesto album in studio della band (“HARDER THAN IT LOOKS”) è confermata anche dall’ultimo singolo “ICONIC”, contenuto nel disco.

“È incredibilmente complesso far parte di una band per più di 20 anni, andare avanti, rimanere rilevanti e gestire tutte le sfide che si presentano”, aveva dichiarato Bouvier. “È la cosa più lontana da un ‘simple plan’: è davvero molto più difficile di quanto sembri. Nel corso della nostra carriera, ci è voluto un po’ di tempo per essere abbastanza maturi da capire che il nostro suono è una risorsa, non una passività. In questo album ci siamo detti: “Abbracciamo ciò che siamo e non abbiamo paura di fare ciò che sappiamo fare meglio”.

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