Nuova manifestazione per il diritto alla salute nelle zone interne della Sardegna.
Oggi l’associazione Sos Barbagia Mandrolisai ha fatto tappa a Ovodda con un presidio straordinario in piazza Gennargentu, per denunciare le carenze di medici e sul fronte dei servizi sanitari su una popolazione di 12 paesi lontani dagli ospedali più importanti dell’isola.
“A sei mesi dall’insediamento della nuova giunta è tempo di bilanci e le nostre perplessità per le carenze dei servizi sanitari, da imputare alla lentezza dell’Ares in primis, aumentano – attacca Bachis Cadau leader dell’associazione -: abbiamo un’emergenza più emergenza di tutte che è la mancanza di pediatra in tutti i paesi di questo distretto.
Se i medici non ci sono bisogna prendere provvedimenti urgenti e il Dm 70 parla chiaro, non bisogna rinunciare a nessuna della opzioni possibili: dall’impiego degli specializzandi in corsia, ai medici in affitto, ai medici stranieri o alle equipe itineranti di professionisti. Abbiamo il territorio sguarnito di medici di base, problemi enormi all’ospedale di Sorgono, sul fronte delle guardie mediche e dei poliambulatori. A fine mese – annuncia Cadau – arriveremo coi nostri pullman alla sede dell’Ares a Cagliari per manifestare tutte le nostre preoccupazioni”.
“Abbiamo fasce di popolazione scoperte del medico di base, non c’è un pediatra, non funziona l’ospedale di Sorgono, con cittadini molto anziani che hanno bisogno di cure e i nostri bambini totalmente scoperti di assistenza sanitaria – denuncia la sindaca di Ovodda Ilenia Vacca – Non solo, le strutture sanitarie sono fatiscenti: questa estate mi sono trovata a dover intervenire come Comune per installare un condizionatore negli ambulatori della guardia medica dove la gente si recava quando si sentiva male per il caldo, un paradosso”.
Le mamme, intanto, chiedono l’apertura di almeno un Ascot pediatrico: “Ho un bambino di 3 anni e sono in attesa di un altro che nascerà a ottobre – rincara Paola Soru insegnante – Dall’anno scorso sono senza pediatra e ho iscritto il mio bimbo tra i pazienti di un pediatra di Gavoi che è andato via e da luglio siamo scoperti. Ho paura anche per il futuro nascituro dove andrò per curarlo per monitorare la crescita? Vogliamo almeno un Ascot in zona ma penso che come sto già facendo adesso, mi recherò al Pronto Soccorso di Nuoro ogni volta che i miei figli avranno un problema: non ci hanno lasciato altra strada”, scrive l’Ansa.