“L’aspettativa e la qualità della vita dei pazienti con grave insufficienza respiratoria, in particolare i malati di Sla, rischiano di essere del tutto compromesse dalla procedura a evidenza pubblica per la fornitura del servizio per la ventilazione meccanica domiciliare e ossigenoterapia a lungo termine stabilita da una delibera sollecitata dall’assessore regionale della Sanità”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris dell’associazione Socialismo diritti Riforme.
Diversi familiari di pazienti affetti dalla sclerosi laterale amiotrofica si dicono preoccupati, dice Caligaris, che sottolinea come “le segnalazioni hanno riguardato una riduzione dei presidi finora garantiti dal precedente sistema operativo che è stato modificato”.
“In sostanza i pazienti affetti da Sla – osserva l’esponente di SDR – negli ultimi mesi, in particolare tra dicembre e gennaio, non hanno ricevuto lo stesso numero di supporti tecnici (cateteri, sondini, filtri) indispensabili per avere garantito l’efficienza dei macchinari utilizzati per la ventilazione meccanica”. “La Sardegna – aggiunge Caligaris – purtroppo ha un’incidenza della Sla quasi tripla rispetto a quella nazionale e non può sopportare una riduzione dei supporti per motivi ragionieristici di costi adeguandosi a discutibili criteri. I familiari non possono essere costretti ad acquistare i presidi a proprie spese per favorire risparmi alla Regione”.
“La revisione delle linee di indirizzo regionali del 2012 non risulta abbia o possa migliorare l’esistenza dei malati di Sla, la cui fragilità non dovrebbe mai essere dimenticata, occorre quindi un immediato intervento per incrementare i fondi disponibili per garantire la dignità e il diritto alla vita di persone che stanno già pagando un prezzo altissimo per la loro esistenza. Una delibera che non offra queste garanzie – conclude Caligaris – può ritenersi contraria al senso di umanità oltre a violare i diritti costituzionali”.