Sabato 22 marzo, in piazza Garibaldi si terrà a Cagliari una manifestazione di denuncia delle smart city in concomitanza con la protesta nazionale che si svolgerà a Roma.
Smart City, città dei 15 minuti, abusi sulle libertà personali e sulla riservatezza, le videocamere a identificazione facciale, il limite di movimento con percorsi entro i 15 minuti nell’ambito dei quartieri di residenza, limite all’uso delle auto private, limite alla libertà personale, questi sono i temi della mobilitazione.
“La smart city viene proposta e pubblicizzata come se fosse una creazione intelligente (smart) per migliorare la qualità della vita in termini di tutela ambientale e sicurezza. Lo strumento tecnologico propedeutico e’ l’intelligenza artificiale. Ma in realtà la smart city è un luogo di confinamento delle persone in cui le libertà sono compresse e, in alcuni casi, soppresse. Non c’è più l’autonomia di movimento e la libera circolazione perché l’utilizzo del proprio mezzo di trasporto è contingentato e scoraggiato”, denunciano i promotori della manifestazione.
“Gli spazi adibiti alla circolazione stradale vengono costantemente ridotti con progressiva pedonalizzazione di tutte le aree principali. Ogni cittadino è quotidianamente monitorato dall’intelligenza artificiale attraverso telecamere, microfoni, app e geolocalizzazioni che concorrono alla sua completa profilazione. La socialità viene osteggiata e comunque è ridotta a causa del limite dei 15 minuti, altrimenti il cittadino deve pagare un ticket o, nei casi piu’ estremi, una sanzione. La realtà virtuale porta ogni persona a rimanere segregata in casa e a relazionarsi con gli altri solo per via telematica”, denunciano gli attivisti.