Si è svolto nella serata di oggi, lunedì 19 giugno, l’assemblea pubblica “Giù le mani dalla nostra città”.
L’iniziativa promossa dal Gruppo dei Progressisti in Comune e Regione ha visto l’adesione dei rappresentanti dell’intero centro sinistra allargato al Movimento Cinque Stelle.
Dal tema dei nuovi ospedali fino ai dubbi sul nuovo stadio, i rappresentanti del centro sinistra si sono confrontati accusando Solinas di voler aggredire il futuro di Cagliari e della Sardegna.
L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 250 persone, oltre ai consiglieri regionali e comunali delle forze di opposizione, esponenti sindacali, dell’associazionismo e del mondo della sanità.
Il dibattito, introdotto dal capogruppo dei Progressisti in Comune Matteo Massa, è stato incentrato sulla recente decisione della Giunta regionale di bloccare gli interventi di ristrutturazione e ammodernamento degli ospedali cagliaritani Brotzu e Businco, opere attese da più di dieci anni e finanziate con oltre 150 milioni, per dirottare le risorse su un fantomatico nuovo ospedale di cui la Giunta non sa ancora niente.
«Solinas sta giocando una sua partita personale sulla pelle di Cagliari e della Sardegna, un’aggressione alla città e all’intera isola da parte di una Giunta regionale ormai in scadenza, che impedisce il rilancio degli ospedali pubblici, il taglio delle liste d’attesa e boicotta il nuovo stadio, il tutto sprecando denaro pubblico», ha affermato il capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale Francesco Agus.
Temi ripresi anche dai colleghi dell’opposizione regionale: «E palese lo scontro tra il sindaco di Cagliari e Solinas: per noi, invece, prima vengono i cittadini e le esigenze della citta», sottolinea il consigliere regionale del M5S Michele Ciusa. «L’idea del fantomatico ospedale sembra un grande spot elettorale, come se la risoluzione delle criticità nella sanità dipendessero dalla realizzazione di nuove strutture».
Massimo Zedda (Progressisti) ha denunciato come sia “in corso un enorme speculazione che colpisce la città di Cagliari. Il piano inserito in legge è un bluff: contiene uffici irrealizzabili e case dello studente da costruire su terreni privati e vincolati. Rischiamo di non vedere mai né il nuovo stadio né i miglioramenti attesi per gli ospedali sardi. Il tutto a causa degli appetiti insaziabili di chi pretende di disporre delle risorse pubbliche come se fossero risorse proprie. Questo è intollerabile”.
Unanimi gli interventi dei consiglieri comunali. Oltre a Matteo Massa hanno preso la parola Matteo Lecis Cocco Ortu, Giulia Andreozzi, Camilla Soru e Marzia Cilloccu secondo cui “non servono nuovi ospedali, quanto far funzionare meglio quelli che già esistono. La Giunta regionale è stata incapace di risolvere problemi semplici, come la carenza dei pediatri, è impensabile riesca a fare operazioni straordinarie. L’opposizione è sempre stata costruttiva per il bene della città, ma non è accettabile che il Sindaco sia succube del Presidente della Regione che non ha alcun titolo per dettare legge in casa d’altri”.
Per l’opposizione dunque si tratta di un accordo di programma che «contiene tutto e il contrario di tutto. L’ospedale Brotzu, per esempio, non è qualcosa che si può far deteriorare così come vorrebbero fare. La sanità pubblica è sacra e in quanto tale va difesa, per questo abbiamo deciso di iniziare a incontrarci in piazza e ragionare insieme alla nostra gente sul nostro futuro», ha concluso Agus.