Domenico Macrì e Francesca Squillace hanno 102 anni ciascuno e sono sposati da quasi 77 (il 28 dicembre festeggeranno l’anniversario di matrimonio).
Vivono a Chiaravalle Centrale, in provincia di Catanzaro.
Hanno avuto nove figli, cinque dei quali ancora viventi, 13 nipoti e 11 pronipoti. La Regione Calabria, stamattina, ha voluto premiarli.
L’assessore alle Politiche sociali, Emma Staine, è andata a trovarli a casa ed ha consegnato loro una targa ricordo con la scritta: “A Domenico Macrì e Francesca Squillace, i nonni di Calabria: simbolo di amore, fiducia, tolleranza e tenacia”.
Francesco Squillace, nella vita, ha fatto il collaboratore scolastico, mentre la moglie é stata bracciante agricola e casalinga. Una lunghissima vita insieme, sempre d’amore e d’accordo.
“Domenico e Francesca – ha detto l’assessore Staine – rappresentano lo spirito di sacrificio, l’amore ed il rispetto con cui si può costruire un’intera vita. Sono un esempio per tutti, e soprattutto per le giovani generazioni, di come si può vivere una vita piena di sacrifici, ma anche e soprattutto di amore. Un amore indissolubile. Un esempio di stima e di reciproco rispetto che si nutre di sentimenti e di dedizione al lavoro. Questi coniugi hanno costruito tanto e lo hanno fatto insieme. In un’epoca in cui i rapporti, anche quelli coniugali, possono sembrare effimeri, questa storia ci ricorda l’importanza di valori fondamentali come l’amore e l’unità familiare. Auguriamo loro tanta felicità”.
Domenico Macrì, durante la Seconda guerra mondiale, ha partecipato alla campagna di Tunisia, dove è rimasto prigioniero per cinque anni. Per tutto il periodo del conflitto Francesca, che all’epoca non era ancora sua moglie, ha aspettato il suo promesso sposo, opponendosi ai suggerimenti di parenti ed amici che la invitavano a trovare marito perché Domenico, a loro dire, non sarebbe mai tornato. Ed é stata premiata col ritorno di Domenico. Poi, nel dicembre del 1946, il matrimonio.
Il segreto di tanta longevità, anche matrimoniale, lo ha rivelato Domenico quando gli è stata consegnata la targa. “Come abbiamo fatto io e mia moglie a stare tanto tempo insieme? Semplice, tra di noi non abbiamo mai parlato troppo”.