La collective americana Sesac Performing Rights ha scelto Soundreef per rappresentare il suo vasto repertorio in Italia, a partire dal 1° gennaio 2024.
Si tratta di un cambiamento storico – sottolinea una nota – che vede per la prima volta una delle dieci più grandi collecting society del mondo ritirare il mandato ad un’altra società di gestione collettiva europea (la Siae, ndr) per affidare i diritti da essa rappresentati ad un ente di gestione indipendente.
Fondata nel 1930, Sesac Performing Rights concede attualmente in licenza l’esecuzione pubblica di migliaia di hit mondiali del suo catalogo che include nomi quali Bob Dylan, Neil Diamond, Kurt Cobain, Axl Rose, i tre membri dei Green Day, David Crosby, Ariana Grande e molti altri.
Rappresenta inoltre le musiche di alcune delle serie tv più celebri, tra cui Grey’s Anatomy, How I Met Your Mother, Dr. House, A Million Little Things, Manifest, Seinfeld e Modern Family, ed è la società a cui si sono affidati molti dei compositori cinematografici e televisivi più ricercati di Hollywood.
Fondata nel 2012, Soundreef rappresenta oltre 43mila autori e editori a livello globale, di cui 26mila italiani. Il repertorio include nomi come come Gigi D’Alessio, J-AX, Laura Pausini, Ultimo, Alejandro Sanz e Sfera Ebbasta; autori storici e contemporanei come Giancarlo Bigazzi, Maurizio Fabrizio, Takagi & Ketra e Federica Abbate; così come alcuni tra i più importanti nomi del rap italiano e compositori per film e televisione.
Soundreef raccoglierà e calcolerà i diritti di ogni opera musicale gestita da Sesac Performing Rights ogniqualvolta sarà utilizzata o riprodotta in Italia.
“Siamo profondamente grati a Sesac per averci affidato questa responsabilità”, commenta Davide d’Atri, Ceo di Soundreef.
Aggiunge Adrian Berwick, Ceo di Soundreef Ltd: “Questo accordo conferma non solo i cambiamenti avvenuti nel mercato italiano da quando sei anni fa è finito il monopolio della raccolta dei diritti musicali, ma soprattutto il successo di Soundreef nell’offrire un servizio di raccolta alternativo a decine di migliaia di autori e editori”.