Gli insegnanti e gli specializzandi scenderanno in piazza a Sassari sabato 5 aprile, per rivendicare formazione di qualità e inclusione.
Dalle 13.30 alle 14.30 si terrà in piazza d’Italia un sit-in organizzato dal Coordinamento insegnanti per l’inclusione di Sassari, gruppo creato da docenti e specializzandi del corso di specializzazione per le attività di sostegno (Tfa).
I manifestanti contestano gli ultimi decreti del ministero dell’Istruzione e del merito relativi ai corsi Indire sul sostegno e alla scelta del docente di sostegno da parte della famiglia.
La protesta si estende a livello nazionale con il Coordinamento insegnanti per l’inclusione (Cipi), movimento cui hanno aderito docenti e specializzandi delle Università di Cagliari, Sassari, Bologna, Genova, Roma, Savona, Torino e Verona.
Il Cipi ha anche redatto un documento ufficiale nel quale sono spiegati i motivi della contestazione. “La nostra perplessità – si legge – verte sulla valenza dei futuri titoli Indire. Presa coscienza dell’imminente emanazione del decreto attuativo che stabilisce l’apertura dei corsi Indire per fornire certificazioni sul sostegno, si critica l’eventuale equiparazione di questi titoli con quello universitario dei corsi di specializzazione per le attività di sostegno (Tfa), un corso di alta formazione universitaria inserito nel Quadro europeo delle qualificazioni”.
Nel mirino del coordinamento c’è anche il decreto ministeriale 32/2025 sulle misure finalizzate a garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno per l’anno scolastico 2025/2026: “Stabilisce la possibilità, da parte delle famiglie, di confermare il docente per le attività di sostegno con o senza specializzazione. La procedura poco chiara e trasparente descritta nel decreto stravolge le procedure di reclutamento e crea graduatorie non meritocratiche, poiché gli specializzati potranno essere scavalcati da docenti senza specializzazione”.