Speculazione energetica, scontro aperto tra Graziano Milia e il comitato contro il Tyrrhenian Link: “Sindaco disinformato”

Duro attacco del Comitato contro il Thyrrhenian Link al sindaco di Quartu, Graziano Milia.

La vicenda inizia lo scorso 4 aprile, quando nell’aula consiliare del Comune è stato presentato il Pul, (Piano di Utilizzo dei Litorali) e dove c’è stata una dura contestazione all’Amministrazione quartese per la totale assenza sulla contestazione al progetto del Thyrrhenian Link che passerà anche nel territorio dell’hinterland cagliaritano.

In un video pubblicato sul suo canale Telegram il primo cittadino della terza città della Sardegna racconta il suo punto di vista e afferma: “Nella prima fase porterà energia alla Sardegna, noi siamo i più grandi inquinatori del Mediterraneo perché la produciamo con il carbone e il cavo serve per importare, al contrario di quello che si sta dicendo in giro: sul Tyrrhenian link stanno girando delle voci da no vax”… “invece il suo passaggio non provocherà alcun impatto sul nostro territorio”.

Dura la replica del Comitato che si oppone al progetto speculativo nel territorio tra Selargius e Quartu che afferma: “Da un sindaco capace e presente come Milia, una tale carenza informativa non è accettabile”… “un’assoluta non conoscenza del progetto, perché dice che il cavo serve a portare energia dalla Sicilia alla Sardegna. Esattamente il contrario”.

Il Comitato prosegue: “Le richieste di installazione di impianti eolici in Sardegna riguardano una quantità di gw spropositata per il fabbisogno sardo, la cui energia prodotta dovrà per forza essere esportata con dei cavi marini, tra cui il Tyrrhenian Link, di cui la popolazione di Terramala nulla sapeva. Il cavo che entra a Terramala e, passando per i comuni di Quartucciu, Settimo, arriverà alla stazione di Selargius, prenderà l’energia prodotta dalle pale installate in Sardegna”, denunciano.

Che Graziano Milia sia un sostenitore dei progetti energetici “speculativi” era evidente da tempo, da quando sostenne, come amministrazione comunale il progetto “OffshoreWind4Kids”, presentato come il primo workshop italiano ma che di fatto era una promozione dell’eolico offshore promosso dalle principali multinazionali del settore.