Niente di nuovo sulla Portovesme srl, dopo gli incontri del tavolo tecnico per il progetto di estrazione della black mass dalle batterie per poter riutilizzare i metalli principali che compongono gli accumulatori: alcune linee produttive restano ferme e lo stabilimento di San Gavino chiuso.
Di fronte a questa incertezza occupazionale sindacati e lavoratori hanno deciso, in un’assemblea convocata questa mattina, di proclamare un’intera giornata di sciopero per lunedì 31 luglio.
L’astensione dal lavoro, per 24 ore, coinvolgerà tutti gli operai, sia quelli diretti che quelli che operano nelle aziende degli appalti (metalmeccanici, edili, ecc.), per ogni turno.
“Oggi sta lavorando solo metà della linea zinco – spiega Emanuela Madeddu della Filctem . come sindacati sollecitiamo sia la politica che la Portovesme srl a fare un passo in avanti, far ripartire tutta la linea zinco e trovare una soluzione sulla questione energetica. Dal canto nostro siamo disponili per discutere, come fatto, delle nuove produzioni”.
Attualmente, secondo quanto appreso, l’iter autorizzativo del progetto dimostrativo per il recupero dei metalli dalle batterie è all’attenzione degli uffici dell’assessorato dell’ambiente.
“Dopo gli incontri che si sono avuti ai massimi livelli a Roma di fatto non c’è nulla – spiega Renato Tocco della Uilm – il problema è che siamo di fronte a licenziamenti, cassa integrazione e trasferimenti per i lavoratori degli appalti per i quali il lavoro si è ridotto al massimo. Ora serve uno slancio da parte della politica, regionale e nazionale, ma anche della Glencore (proprietaria dello stabilimento della Portovesme srl, ndr),perché si assumano le proprie responsabilità sia sul fronte del riavvio delle produzioni che sulla questione energetica”.