I ponti festivi di aprile e maggio hanno fatto riemergere un’esigenza particolarmente sentita a Santa Teresa Gallura così come nei paesi balneari serviti da pochi sportelli bancomat e postamat: la discontinuità nei servizi postali e bancari. In un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti e al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, il deputato Dario Giagoni (Lega) chiede «quali iniziative di competenza, in raccordo con gli enti locali e il sistema creditizio, i ministri interrogati intendano intraprendere per risolvere questa situazione, finalizzare a garantire la continuità di servizi postali e bancari in maniera omogenea e capillare in un territorio a forte vocazione turistica e meta di traffici anche commerciali».
Il comune costiero di Santa Teresa Gallura – situato nell’estremità nord-est della Sardegna che si affaccia sulle Bocche di Bonifacio – è meta privilegiata di visitatori e turisti (non solo in estate): grazie alla collocazione geografica, infatti, è anche porta dell’isola verso la Corsica, attraverso i collegamenti marittimi giornalieri tra lo scalo internazionale “Longonsardo” e il porto di Bonifacio.
Nel comune, che conta poco più di cinquemila abitanti, si registrano comunque migliaia di presenze legate al settore turistico-ricettivo-artigianale e commerciale. «Già a fronte del numero degli abitanti stanziali – spiega Giagoni -, comprese le frazioni e le località comunali, l’attuale numero di sportelli bancomat e postamat, risulta insufficiente creando non pochi disservizi. Prelevare contante da questi sportelli nel fine settimana è un’impresa ardua perché sono perlopiù fuori servizio a causa di un elevato numero complessivo di prelievi. E, dunque, residenti e non sono costretti a recarsi nei comuni vicini per fare le loro operazioni bancarie.
Inoltre, va considerato che gli sportelli vanno spesso in tilt e a volte trattengono le carte. La continuità dei servizi postali e bancari – conclude il deputato -, va garantita tutto l’anno sul territorio in maniera capillare e omogenea. Perché in mancanza dei prelievi dagli sportelli automatici è assurdo, ad esempio, che i clienti debbano essere vincolati a pagare anche un caffè col bancomat e che gli esercenti a loro volta debbano pagare una commissione».