Un provvedimento debole, uno strumento legislativo leggero rispetto a quanto sarebbe necessario per bloccare davvero l’assalto delle multinazionali dell’energia rinnovabile in Sardegna, oltre che non condiviso con le comunità.
Sono in sintesi le critiche al disegno di legge approvato la scorsa settimana dalla giunta Todde sulla sospensione per 18 mesi della realizzazione di mega impianti nell’Isola.Le osservazioni arrivano dal coordinamento dei comitati sardi che si battono da anni contro la speculazione energetica nei propri territori e che lamentano anche la mancata condivisione del provvedimento da parte della presidente.
“Durante la campagna elettorale abbiamo avuto interlocuzioni con la presidente Todde – precisano i portavoce Antonio Muscas, Marco Pau e Rita Corda durante una conferenza stampa convocata in Consiglio regionale con il supporto del consigliere Alberto Urpi (Sardegna al centro 20 Venti) -, ma non abbiamo avuto modo di visionare il disegno di legge.
Era invece importante per il futuro della Sardegna che anche le comunità potessero esprimere il loro punto di vista alla giunta”.
“Da una parte siamo contenti che la presidente abbia preso iniziativa in merito all’assalto in corso, ma il provvedimento a oggi – spiegano – non blocca i procedimenti autorizzativi e nemmeno la realizzazione, perché serve approvare una legge regionale, così nel frattempo tutto va avanti”. Non solo, i comitati temono “che la strada intrapresa dalla giunta sia debole e, alla luce delle recenti sentenze della Corte costituzionale, destinata a soccombere”.
Il coordinamento ribadisce la necessità di “una legge organica che parta da una analisi dei fabbisogni energetici per capire quanto serve al territorio, che entri nel merito della tecnologia, della taglia e della dimensione degli impianti”. Ora i comitati, che attendono di essere ascoltati durante l’iter di esame del ddl nella commissione competente, annunciano incontri di sensibilizzazione con i gruppi consiliari di maggioranza e opposizione e l’organizzazione di una manifestazione a Cagliari entro fine maggio.
Il lavoro della Quinta commissione sul testo della giunta, che come annunciato dal neo presidente Antonio Solinas potrebbe cominciare già la prossima settimana, prevede le audizioni di tutti i soggetti interessati, tra i quali anche il Comitato scientifico per l’Insularità che, da quanto si apprende, proporrà un proprio testo che punta al completamento della pianificazione del territorio sardo, con l’estensione del Ppr anche alle zone interne entro sei mesi.