Chiedono il ‘boicottaggio accademico’ nei confronti di Israele, gli studenti attivisti del collettivo ‘Cambiare Rotta’ e di ‘Progetto Palestina’ che questa mattina hanno interrotto a Torino la seduta del Senato accademico dell’Università torinese.
I ragazzi, che hanno raggiunto il Rettorato di via Verdi dopo essersi ritrovati davanti alla sede delle facoltà umanistiche di Palazzo Nuovo, hanno fatto irruzione nei locali dove si teneva la seduta chiedendo al rettore Stefano Geuna di sottoscrivere la lettera inviata al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la sospensione dell’accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra le università e i centri di ricerca italiani e israeliani.
Un appello, hanno spiegano i ragazzi, già sottoscritto da 1.600 accademici, tra cui circa sessanta dell’Università di Torino. “Le università israeliane – spiegano gli attivisti pro Palestina – hanno un ruolo attivo nell’oppressione del popolo palestinese, sono fisicamente parte dell’occupazione, come l’Ariel University si trova all’interno di una colonia illegale in Cisgiordania”.
“A fine febbraio il Maeci ha annunciato un bando per progetti congiunti di ricerca -hanno aggiunto- non è difficile immaginare per che fini verranno utilizzati”.
Il Senato e gli studenti hanno raggiunto l’accordo che i lavori sarebbero ripresi, ma che al termine della seduta Senato, Rettore e attivisti pro Palestina si incontreranno oggi per un’assemblea sull’argomento.