Sulcis, lavoratori Fondazione Aria in protesta: “Chiediamo il rinnovo dei contratti”

Oggi, 4 maggio, i 19 Lavoratori della Fondazione Aria impegnati nel Progetto Aria presso le Miniere di Seruci e Nuraxi Figus, hanno manifestato con un Sit-in davanti ai cancelli di Carbosulcis

Oggi, 4 maggio, i 19 Lavoratori della Fondazione Aria impegnati nel Progetto Aria presso le Miniere di Seruci e Nuraxi Figus, hanno manifestato con un Sit-in davanti ai cancelli di Carbosulcis la propria preoccupazione per l’imminente scadenza dei contratti di lavoro il cui mancato rinnovo lascerebbe loro disoccupati, i lavori non completati ed il Progetto Aria bloccato.
La Fondazione Aria ha comunicato ai Lavoratori di aver pressoché esaurito le proprie risorse finanziarie, impegnate in modo massiccio nella predisposizione del sito destinato ad ospitare la colonna criogenica, cuore del Progetto Aria.
Per questo motivo, se non sarà attuata immediatamente la delibera di Giunta Regionale approvata il 6 aprile scorso ed inspiegabilmente non pubblicata, che autorizza il rinnovo dell’Accordo Regione/INFN da parte del Presidente Solinas, saremo di fronte alla paradossale situazione di un Progetto finanziato dalla legge di Stabilità e bloccato dal vertice politico della Regione.
La firma e l’attuazione di quell’Accordo consentirà a Fondazione Aria di procedere ai rinnovi dei contratti di lavoro e a sostenere sia i lavori del Progetto già programmati, sia gli interventi aggiuntivi necessari ma non preventivati sulle pertinenze minerarie della Carbosulcis.
Pertanto i Lavoratori, riconosciuto al Presidente Solinas di aver sempre manifestato, tramite comunicati stampa e interventi sui media regionali e nazionali il grande interesse e sostegno della Regione alla realizzazione del Progetto Aria, chiedono che si passi dalle parole ai fatti, firmando il rinnovo dell’Accordo e dando indicazioni per la sua più rapida esecuzione.
Solo così si potrà procedere, cercando di recuperare il tempo perso, alla costruzione dell’impianto di Distillazione Criogenica e la prosecuzione della sperimentazione dell’impianto pilota, anche essa bloccata da molti mesi in mancanza dell’Accordo.
Senza la ripresa di operatività suoneranno stonate e incomprensibili non solo altre parole sull’importanza della produzione in Sardegna di isotopi per la ricerca della materia oscura nel Laboratorio Nazionale del Gran Sasso e per quelli utilizzati in campo medico, ma la Sardegna presenterà molto male la propria candidatura per ospitare Einstein Telescope, opera molto più grande e complessa del Progetto Aria.
I lavoratori confidano in un’immediata soluzione del blocco del progetto, ma sono costretti a rimanere in stato di agitazione, non escludendo ulteriori forme di manifestazioni per incalzare la Regione ad attuare i suoi stessi provvedimenti, a non lasciare a casa 19 Lavoratori, e a far marciare un Progetto Unico al Mondo che dia futuro alle nostre famiglie e a possibili altri posti di lavoro nel Sulcis devastato dalla chiusura delle fabbriche esistenti.
I lavoratori del Progetto Aria ringraziano tutti i lavoratori/lavoratrici, nonché la RSU di Carbosulcis per il sostegno manifestato oggi. Il completamento del Progetto Aria è importante anche per il loro futuro, essendo Carbosulcis un soggetto essenziale per la gestione, manutenzione e sicurezza di pozzi e gallerie minerari che ospiteranno gli impianti del progetto.
“Ringraziamo pertanto CIGIL – CISL e UIL della categoria mineraria ed il sindacato a livello territoriale e regionale a cui chiediamo di farsi carico delle Istanze dei lavoratori per arrivare nel piu’ breve tempo possibile alla soluzione del problema, che ci appare semplice e a portata di mano”, conclude la nota sindacale.
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