Si è svolta in data odierna l’assemblea dei lavoratori metalmeccanici della Portovesme srl. La stessa ha affrontato i temi previsti nell’ordine del giorno, ma l’attenzione dei lavoratori presenti, si è obbligatoriamente concentrata sulle tematiche riguardanti la vertenza dello stabilimento.
Nella nota congiunta di Fiom Cgil, Fsm Cisl e Uilm Uil i sindacati hanno registrato la fortissima tensione esistente tra i lavoratori degli appalti, in seguito alle scarse garanzie produttive registrate in questa fase.
“L’attendibilità e validità del progetto tendente alla riconversione di alcuni reparti è tutta da dimostrare, ragione per cui diventa imprescindibile affrontare il futuro avendo prospettive certe di produzione e occupazione, attraverso la ripresa dei reparti attualmente fermi.+”, scrivono i sindacati.
“Questa, ci si augura che sia la strategia su cui si baseranno gli incontri con cui “Il Gruppo di Lavoro” comincerà gli incontri per provare a trovare soluzioni alla vertenza Portovesme srl, in linea con le indicazioni comunicate dalle OO.SS. a tutti i livelli”… “Le categorie dei metalmeccanici, provano a dare il loro contributo alla vertenza, auspicando che questa non sia basata sugli “appalti del giorno prima”, ossia su una programmazione che avviene giorno dopo giorno, ma attraverso un progetto, che impegni la Committente al riavvio dei reparti fermati, unico vero strumento per uscire dall’attuale precarizzazione. Si esca dalle contraddizioni legate all’elevato costo energetico, che hanno determinato chiusure, anche per quei reparti che energivori non lo erano, alimentando dubbi sulle reali intenzioni della Glencore”.
“Allo stesso tempo la politica faccia il proprio dovere imbastendo le giuste relazioni per garantire produzioni certe, mettendo l’isola sarda, nelle stesse condizioni di competitività presenti nella penisola, approfondendo i confronti per arrivare ad un costo energetico equo, che inchiodi ciascuno alle proprie responsabilità e non possa vantare alibi di sorta.+”, affermano i sindacati.
“Le Segreterie, dei metalmeccanici, inoltre, a fronte dei malumori emersi, chiedono con carattere di urgenza un incontro con la Confindustria al fine di definire un accordo che faccia sentire i Lavoratori degli appalti tutti, parte integrante delle attuali produzioni, senza che nessuno venga dimenticato in cassa integrazione a zero ore! I metalmeccanici, garantiscono la loro partecipazione all’iniziativa sarda del 20 maggio a Bitti, terza manifestazione indetta dal livello nazionale per affrontare le problematiche legate, alla crisi industriale, una fiscalità equa, i problemi sociosanitari esistenti, sicurezza nei luoghi di Lavoro, riforma previdenziale seria, tutela dei redditi ed una lotta alla precarietà”, concludono le Segreterie Territoriali Fiom Cgil, Fsm Cisl e Uilm Uil della Sardegna Sud-Occidentale e Sulcis-Iglesiente.