Svolta per il porto di Cagliari: il nuovo terminal sarà nell’area industriale del Porto Canale

Svolta per il porto di Cagliari, infatti sia le  merci che i passeggeri saranno trasferiti al Porto canale

Svolta per il porto di Cagliari, infatti sia le  merci che i passeggeri saranno trasferiti al Porto canale. E lo scalo storico davanti a via Roma rimarrà solo per yacht e navi da crociera.

Questa l’idea che ha portato alla pubblicazione di un bando di gara per il nuovo porto commerciale di Cagliari per un valore di quasi trecento milioni.

Il progetto prevede sei ormeggi per navi di ultima generazione, 43 ettari complessivi di piazzali, oltre 2.500 stalli per la sosta dei semirimorchi e una stazione marittima su due livelli di circa 3mila metri quadri.

Quasi cento milioni arrivano da fondi Pnrr. I lavori interesseranno l’area sul mare di Macchiareddu per i prossimi 5 anni.  L’accesso al nuovo terminal è previsto direttamente dallo svincolo tra la vecchia e la nuova strada statale 195, sino al completamento della viabilità interna portuale (già in fase di progettazione e finanziato con 10 milioni di euro di fondi Pnrr).

Sarà un porto  con alberi ed essenze autoctone già presenti nell’avamporto, pannelli fotovoltaici e di 12 stazioni di ricarica per auto elettriche.

Al piano superiore (circa 1200 metri quadri) anche un ristorante con una terrazza panoramica che sarà accessibile, anche direttamente dalle corsie di imbarco, dai passeggeri con auto al seguito.

“Entriamo – dice Massimo Deiana, presidente dell’Adsp del Mare di Sardegna – nella seconda fase del complesso progetto di riconversione del porto storico e del graduale trasferimento di tutto il traffico commerciale, in particolare quello in crescita dei mezzi pesanti, in un’area maggiormente idonea, infrastrutturata secondo i più moderni canoni previsti dal mercato dello shipping e, aspetto non secondario, meglio collegata con le direttrici viarie regionali e le realtà produttive isolane. Un’opera, questa, che candida il Porto canale a diventare un hub tra i più performanti del Mediterraneo per tutte le attività del mare: cantieristica nautica, cabotaggio passeggeri, traffico semirimorchi, rinfuse e, nell’attesa di risolvere positivamente la madre di tutte le battaglie, terminal contenitori”.

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