Tar Sardegna, aumentano i ricorsi ma calano gli arretrati

È l’edilizia la materia su cui il Tar Sardegna è stato più volte chiamato a decidere nel corso del 2023, con 166 giudizi promossi nel corso del 2023, pari a oltre il 17 % del totale dei ricorsi in ingresso.

In generale lo scorso anno si registra un aumento del 13,6% dei ricorsi presentati e una crescita anche delle decisioni prese che hanno raggiunto quota 1219, mentre si registra un calo dei ricorsi pendenti del 13% e una drastica diminuzione dell’arretrato storico passato da 676 casi a inizio 2023 agli attuali 28. Sono solo alcuni dei numeri di un anno di attività del Tribunale amministrativo regionale evidenziati nella relazione del presidente del Tribunale Marco Buricelli nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario che si è tenuta oggi nella sede del Tar a Cagliari. Presenti Questori e Prefetti di tutta l’Isola.

Alto il numero di contenziosi relativi agli appalti: “72 nel 2023, più di 500 nel quinquennio – ha precisato Buricelli – originato dalla impugnazione di bandi, esclusioni e aggiudicazioni riconducibili prevalentemente a enti locali e ad Asl”. Crescono anche le cause sugli impianti di energia rinnovabile: 17 nel 2023. Si tratta in particolare di contenziosi aperti per impianti fotovoltaici, agrivoltaici ed eolici, avviati dagli operatori del settore che hanno ricevuto giudizi negativi di compatibilità ambientale oppure vendono i loro procedimenti bloccati al ministero dell’ambiente rispetto all’obbligo di adottare la Via. In altri casi il Tar è stato invece interessato da amministrazioni comunali in cui gli impianti dovrebbero essere realizzati.

I risultati ottenuti “sono stati conseguiti in un contesto caratterizzato da una carenza di organico del personale di magistratura – ha sottolineato il presidente -, nove i magistrati previsti nella pianta organica oltre il presidente”. Dal giugno del 2023 il Tar “opera con sette magistrati, oltre il presidente, in altre parole quattro magistrati per sezione compresi i presidenti”. Permane una scopertura di due posti su nove, ma secondo Buricelli i magistrati sono “sufficienti”.

“Sul piano normativo – ha proseguito il presidente – si è cominciato a dare attuazione all’articolo 12-bis a rinforzo degli obiettivi di tempestiva realizzazione degli interventi finanziati con le risorse del Pnrr. L’articolo 12-bis ha trovato applicazione finora in un numero di controversie non particolarmente ampio: 14 ricorsi”. Sul fronte delle decisioni: nel 2023, secondo quanto emerso dalla relazione, sono state circa il 25% del totale le sentenze di accoglimento, mentre quelle di rigetto sono state il 4%. Il restante 33% sono le sentenze in rito di cui fanno parte anche quelle sulla giurisdizione con il conseguente trasferimento della controversia.

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