Arriva la prima ordinanza del Tar Sardegna che utilizza la legge 5 del 2023, la cosiddetta moratoria voluta dalla giunta di Alessandra Todde, che sospende per 18 mesi la realizzazione di impianti da energia rinnovabile nell’Isola.
È stata pubblicata ieri dalla prima sezione del Tribunale amministrativo regionale, dopo la camera di consiglio presieduta dal giudice Marco Buricelli.
Il Tar ha respinto il ricorso della Branduzzo Energia srl contro la mancata autorizzazione da parte del Comune di Gonnesa (Sud Sardegna) e del Suape dell’Unione dei Comuni di Metalla e il Mare, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra per la produzione di energia elettrica in località Moru Nieddu.
Ad opporsi al ricorso sono stati anche il ministero della Cultura, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio e la Città Metropolitana di Cagliari.
La società energetica aveva chiesto anche la sospensiva degli atti con cui gli enti avevano negato la realizzazione del parco perché in una zona non idonea sulla base del Puc adeguato al Ppr. L’ordinanza respinge l’istanza cautelare del ricorrente “ritenuto che, anche in considerazione della normativa regionale sopravvenuta (art. 3 comma 1 della legge regionale 5 del 3 luglio 2024), avverso la quale pende giudizio di legittimità costituzionale – scrivono i magistrati – non sussistano i presupposti per l’accoglimento”.