Meloni, Salvini & co. affondano un “colpetto” alle banche applicando un tassa (molto ridotta) sugli extra profitti maturati, ma curiosamente dimenticano che altre due categorie industriali hanno registrato guadagni da capogiro sui quali si dovrebbe intervenire per ricavare somme da utilizzare nelle politiche sociali.
I produttori di armi e di farmaci da almeno due anni hanno avuto un clamoroso colpo di fortuna. La pandemia da un lato e la guerra dall’altro hanno fatto schizzare gli utili dei produttori di medicine e di armi. Un governo attento e libero dai condizionamenti avrebbe agito di conseguenza, anche su questi comparti industriali.
Aumentare le spese militari comunque rappresenta una follia, ma lasciare che in pochi si arricchiscano sulla morte e la distruzione di tanti, costituisce una vera e propria aberrazione.
Perché la Meloni non interviene per ottenere un po’ di sano riequilibrio sociale?
Perché non completare l’opera intervenendo anche su questi comparti industriali, raddoppiando significativamente le risorse finanziarie da destinare alle politiche sociali?
di Marcello Taglialatela