Un affascinante e struggente ritratto d’artista con “Io & Amy / Quello che avrei voluto dire a Amy Winehouse”, intrigante spettacolo-concerto tratto da un testo di Paolo Putzu in una inedita versione con adattamento e regia di Stefano Ledda, anche protagonista sulla scena insieme con la cantante MaNuL (al secolo Manuela Loi) e i musicisti Virgilio Atzori (basso) e Pier Paolo Cardia (pianoforte), con Melania Lai e Chiara Faedda (cori) e – special guest – dietro piatti e tamburi il percussionista e cantante cubano Ernesto Lopez Maturell, in cartellone sabato 4 e domenica 5 novembre alle 20.30 al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari – produzione del Teatro del Segno e MaNuLSoul. Una pièce ispirata alla storia della Regina del Soul Bianco, alla sua voce inconfondibile e al suo immenso talento, ma anche alla sua fragilità, ai graffi sull’anima trasfigurati in splendide canzoni, in una perfetta alchimia tra i testi ironici e spiazzanti e uno stile peculiare denso di rimandi al Soul e al Jazz “classici” degli Anni Sessanta e con un sound Rhythm and Blues decisamente contemporaneo, per un duplice appuntamento che inaugura la Stagione 2023-2024 di Teatro Senza Quartiere organizzata dal Teatro del Segno nell’ambito del progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” (2017-2026), con il patrocinio e il sostegno della Regione Sardegna e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
“Io & Amy” – da un’idea di Paolo Putzu – è un tributo alla cantautrice britannica, una stella luminosa che ha ammaliato pubblico e critica, conquistando rapidamente la vetta delle classifiche: una folgorante meteora troppo rapidamente scomparsa, dopo aver incendiato il cielo con la sua musica piena di energia e di passione, di amarezza e rabbia, con quelle melodie che colpiscono dritte al cuore con lucida e feroce sincerità. Un viaggio sul filo delle parole e delle note con un’antologia di canzoni, per la maggior parte contenute nell’album “Back to Black”, uscito nel 2006 per la Island Records, con un successo planetario e ben cinque Grammy Awards: da “Me and Mr. Jones” a “You Know I’m No Good”, e poi “Valerie”, “Rehab”, “Love Is a Losing Game” e la title track “Back to Black”, accanto a “Stronger Than Me”, il fortunato singolo tratto da “Frank”, il disco d’esordio (nominations al BRIT Awards e al Mercury Music Prize) frutto della collaborazione dell’artista ancora adolescente con il produttore hip-hop Salaam Remi.
Focus sulla vita movimentata di Amy Winehouse, una creatura piena di vita e di fuoco, ribelle alle regole ma intransigente con se stessa, perennemente in lotta con i suoi fantasmi, capace di incantare le platee con il dono della sua voce potente, suadente e insieme graffiante: l’icona del soul si materializza idealmente sul palco attraverso i ricordi di un musicista, Paul, un batterista che si è imbattuto in un astro nascente, quasi per caso, intuendone le potenzialità, per poi seguire le varie fasi di una carriera fatta di cadute e trionfi. Una narrazione avvincente, costruita sull’esistenza travagliata e la sfaccettata personalità della cantautrice dalla voce d’angelo (e demone insieme), seduttrice e trasgressiva, innocente e caustica, in realtà semplicemente unica e inimitabile, come solo una vera artista può essere, capace di spaziare tra differenti registri e stili, immersa nel presente ma consapevole del passato da cui trae ispirazione, per reinterpretarlo in chiave moderna e personale.
Sotto i riflettori l’attore e regista Stefano Ledda nel ruolo di Paul, batterista freelance e turnista per musicisti celebri e illustri sconosciuti: «Da ragazzo avrei voluto suonare il sassofono, il mio mito era Charlie Parker, ma nella mia prima band il sassofonista c’era già… il batterista però è scappato con un’entraîneuse di Belgrado. Comincia così il mio destino da sostituto. Col tempo mi innamoro della batteria, mi piace essere l’artefice del ritmo». Il suo cammino s’intreccia con quello di una giovane cantante, quando ascolta per la prima volta un suo disco scopre «una voce naturale che non è solo bella, ti affascina, ti fa godere attimo dopo attimo e non sai quale sarà l’emozione successiva… Chi non ha talento può accontentarsi di un bel risultato raggiunto con grandi sacrifici, chi ce l’ha non può fermarsi, deve andare sempre avanti, ha il dovere morale di illuminare i propri fans andando oltre il bello».
“Io & Amy” ripercorre attraverso lo sguardo di Paul, un personaggio immaginario ma verosimile, la vita straordinaria e la stupefacente serie di successi della ragazzina del Middlesex con una autentica vocazione per la musica e un forte temperamento, diventata una stella del panorama mondiale: sul palco insieme alla cantante MaNuL (Manuela Loi) & Soul Band, il percussionista cubano Ernesto Lopez Maturell (batterista dell’Orchestra di Piazza Vittorio, per cui ha interpretato Tamino ne “Il Flauto Magico”, ha suonato con artisti come Enrico Rava, Alex Britti e Laura Pausini) che incarna il protagonista, presta accenti e ritmi al protagonista, dà corpo ai ricordi… e ai sogni.
«Come raccontare qualcosa che ami, come raccontare della Regina del Soul Bianco, se ti viene la voglia… Già, come raccontarlo?» – scrive Stefano Ledda nella presentazione –. «Forse chiedendosi come dev’essere stato suonare con lei… stare con lei sul palco. Far raccontare a Paul, un turnista chiamato a suonare con Amy Winehouse prima che diventi la leggenda che tutti conoscono, una storia di soul, ovviamente a modo suo: fargli raccontare di come è iniziato, di come nota dopo nota ha capito cosa stava succedendo davanti alla sua batteria. Di come un talento, un miracolo della musica soul cresciuto nel quartiere di Southgate, ha potuto consumarsi, bruciando tutto fino alla fine. Una storia, dal primo disco suonato insieme fino alla fine. Se solo non ci fosse una fine… ». E conclude: «“Io & Amy” è un viaggio nella memoria, dove i ricordi e le emozioni prendono corpo nella voce straordinaria di Manuela Loi in arte MaNuL, cantante Soul, Jazz, R’n’B, interprete intensa e versatile, con una predilezione per la Black Music e per il repertorio delle signore del Soul, dagli anni ’60 ad oggi; accompagnata dalla sua Soul Band, e come un fiume in piena si riversano sulle tavole del palcoscenico come tra i tavolini di un fumoso club degli esordi fino alla fama dell’Astoria Theatre di Londra».
“Io & Amy” è un omaggio alla grande artista scomparsa, un atto d’amore verso una cantante che ha conquistato il suo posto nella storia della musica nell’arco di meno di un decennio, bruciando tutte le tappe in una carriera vertiginosa per poi sparire lasciando dietro di sé l’impronta luminosa di una voce profonda, che sa far vibrare le corde della mente e del cuore, e ogni volta stupisce e emoziona, davanti al miracolo della bellezza.