Con una nota le segreterie di Cgil, Fistel Cisl, Libersind e Usb, tutte organizzazioni che hanno sostenuto lo sciopero indetto dalle RSU della Fondazione Teatro lirico di Cagliari, proclamato in data 17 Luglio denunciano quanto segue:
“In data 28 giugno le RSU hanno convocato in assemblea generale i Lavoratori dai quali hanno ricevuto un chiaro mandato: 5 giornate di sciopero di cui disporre con l’obbiettivo di aiutare un tavolo negoziale da mesi su un binario morto che ha lasciato inevase molte vertenze e criticità”… “Nel rispetto del mandato ricevuto dai lavoratori, stigmatizzano il comportamento arrogante ed ostruzionista di questo Gestore Unico, che reiteratamente, da ultimo con la nota prot. N. 11526 del 17 Luglio, finge ancora di non aver compreso le istanze della RSU, ossia una semplice richiesta di trasparenza documentale sulla situazione economico finanziaria dell’esercizio 2023, a tutela di tutti i lavoratori e della Fondazione”.
“Forte preoccupazione per la sostenibilità economica dell’esercizio 2023 con particolare riferimento al costo del personale a tempo determinato. Con una nota del 22 Giugno 2023 consegnata alla Rsu dalla Direzione Aziendale, viene comunicato che “il costo del personale con contratto a tempo determinato al 31/05/2023 è pari a 1.408.860 euro (S.E. & O).”, denunciano i sindacati.
“Il Bilancio Previsionale 2023 iscrive un importo pari a circa 1.900.000 euro per il costo del personale a termine.
Le Scriventi hanno la ragionevole convinzione che con gli stipendi erogati il 10 di Luglio al personale a termine si sia quasi raggiunto l’intero ammontare previsto per il 2023”, prosegue la nota.
“Nonostante l’approvazione da parte del Ministero il 17 febbraio scorso della nuova pianta organica di 266 Unità lavorative, è stata disattesa la richiesta fatta alla Direzione Aziendale di presentare un piano di concorsi pubblici, da bandire entro il 30 settembre e da espletare fra settembre e dicembre 2023 con la pubblicazione delle graduatorie” … “L’inerzia Aziendale non ha piu alcuna giustificazione e si è tradotta nei mesi con la richiesta alle OO.SS. di sottoscrizione di accordi in deroga per il personale a termine di tutti i settori e successive proroghe che altro non fanno se non spostare temporalmente il problema senza mai risolverlo”, denunciano i sindacati.
“La programmazione estiva della Fondazione ha visto sparire improvvisamente nelle scorse settimane l’ennesima riproposizione dell’opera “Elisir d’Amore”. Spettacolo che avrebbe dovuto circuitare in numerose località dell’isola, come appreso a mezzo stampa e dai social media. Il bilancio previsionale 2023 iscrive 400 mila euro per attività sul territorio. La Direzione Aziendale abdica ancora una volta alla propria mission statutaria, ossia diffondere la musica lirica e sinfonico-corale nel territorio sardo”.
“Le Scriventi denunciano che questo tipo di attività deve essere prevista ai fini dell’ottenimento del contributo ordinario RAS annuo (Legge Regionale n.38 del 05 Dicembre 1975)” … “Per l’estate 2023 la Fondazione propone solo 9 concerti lirico-sinfonici, 7 dei quali verrino eseguiti nelle pertinenze del Teatro ossia nel Parco della Musica lato T Hotel”, concludono Cgil, Fistel Cisl, Libersind e Usb.