“La situazione critica all’interno dell’Ente Lirico di Cagliari continua e non può più essere ignorata. Nel 2019, con DELIBERAZIONE N. 52/23 DEL 23.12.2019, la Giunta regionale della Sardegna aveva designato l’avv. Giuseppe Farris come proprio rappresentante nel Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, ruolo cruciale per la rappresentanza della Regione.”b
“Nel maggio del 2023, l’avv. Giuseppe Farris ha rassegnato le dimissioni a seguito di polemiche e attriti con il Sindaco Paolo Truzzu. Questa situazione ha portato ad una significativa riduzione del Consiglio della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, con gravi condizioni e problematiche, trascurando gli statuti e impedendo l’esercizio normale delle funzioni di controllo.”
Evidenzia Carla Cuccu, la consigliera regionale del Gruppo Misto
Attualmente, sorgono legittimi interrogativi sulla mancata nomina di un sostituto. Mi rivolgo direttamente alla Regione Sardegna e al Sindaco Paolo Truzzu, presidente del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Lirico Cagliari. Quali sono le reali motivazioni dietro questa scelta? Quali interessi si celano dietro l’assenza di un rappresentante della Regione in un organo così cruciale?
“La Regione Sardegna, con uno stanziamento annuale tra i più elevati tra le Fondazioni Lirico Sinfoniche Italiane, gioca un ruolo determinante nella sopravvivenza del Teatro.
È imperativo garantire la trasparenza e l’efficienza nel funzionamento dell’Ente Lirico di Cagliari per preservare il patrimonio culturale e artistico della Sardegna.”
“Si tratta di una condizione gravissima, nota a tutti e pubblicata anche nel sito internet della Fondazione. Tra i ruoli presenti è stato proprio cancellato quello relativo al rappresentante della Regione Sardegna. A nessuno sembra interessare, dal Maggio 2023 ad oggi, di questa situazione. Io credo invece che sia vergognoso e che debbano essere date risposte concrete in merito.”
“Una Regione che si disinteressa di sostenere e promuovere la cultura mostra di voler bloccare la crescita della società che amministra”