Terremoto al Lirico di Cagliari, Farris abbandona e lancia una dura bordata a Truzzu

Terremoto al Lirico, dove il 10 maggio si terrà il Consiglio di indirizzo del Teatro Lirico di Cagliari, senza il  consigliere e vicepresidente Giuseppe Farris

Terremoto al Lirico, dove il 10 maggio si terrà il Consiglio di indirizzo del Teatro Lirico di Cagliari, senza il  consigliere e vicepresidente Giuseppe Farris.

Infatti l’avvocato Farris di è dimesso dall’incarico, dopo che era stato indicato in quota Regione Sardegna.

Dopo il blitz della Finanza che ha sequestrato computer e faldoni di documenti nell’ambito di un’inchiesta della procura, sembra non esserci pace per il Teatro Lirico di Cagliari.

Farris con una lettera durissima accusa il Sindaco e Presidente della Fondazione del Lirico, Paolo Truzzu.

Tra i punti contestati nella lettera Farris parla anche dell’inchiesta su presunte assunzioni pilotate aperta dalla Procura di Cagliari e scaturita da un esposto: “Ferma la mia cultura garantista, nell’auspicare che gli indagati possano dimostrare la loro estraneità – spiega – osservo che le contestazioni mosse, almeno in parte, concernono l’applicazione di istituti di cui, in molteplici circostanze, ho lamentato, unitamente al rappresentante del ministero della Cultura, l’opacità della gestione”.

Quindi nel mirino le convocazioni del consiglio. “In orario antimeridiano – lamenta Farris – di fatto precludendo a chi, come il sottoscritto, non trae sostentamento dalla finanza pubblica e svolge l’incarico interamente pro bono, la possibilità di un’effettiva partecipazione. Ciò in spregio ai più elementari doveri di rispetto istituzionale e nonostante in più occasioni l’abbia invitata -spiega rivolgendosi a Truzzu – anche con comunicazioni scritte, a fissare le riunioni in fasce orarie pomeridiane o serali, come del resto da consolidata tradizione del Consiglio”.

“Malgrado i numerosi solleciti, il Sovrintendente continua ad omettere la formazione trimestrale della relazione artistica e la rendicontazione economica-finanziaria, giacché l’ultima risale a settembre 2022, così impedendo l’esercizio dell’attività di controllo del Consiglio. Consiglio che, ridotto a poco più di un orpello, è stato privato anche della funzione di elaborazione degli indirizzi e viene convocato esclusivamente per l’adozione delle deliberazioni strettamente previste per legge o per statuto”, scrive ancora Farris.

Critiche anche alla scelta di trasferire il mercato civico di San Benedetto in Piazza Nazzari: “Uno spazio inaugurato appena nel giugno 2020, riqualificato con il finanziamento della Regione a valere sui fondi Pac e attuato tramite un accordo di programma fra Comune, Regione, Fondazione Teatro Lirico, Città Metropolitana e Conservatorio, che ospitando la rassegna estiva Classicalparco ha garantito l’operatività del Teatro anche sotto l’emergenza pandemica”.

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