Tesla richiama negli USA 700.000 veicoli per il malfunzionamento della spia TPMS. Ecco i modelli coinvolti

Nuovi grattacapi in arrivo per Tesla, la società produttrice di auto elettriche di proprietà di Elon Musk, dopo avere annunciato un maxi-richiamo che coinvolgerà 700mila veicoli negli Stati Uniti a causa di un problema alla spia del sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici che aumenta il rischio di incidenti, secondo quanto annunciato giovedì dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA). Le auto coinvolte comprendono vari modelli del marchio di Elon Musk tra cui il Cybertruck 2024, Model 3 2017-2025 e Model Y 2020-2025. “Secondo le segnalazioni ricevute dalla società, la spia che sta dando problemi agli utenti tende a spegnersi, non avvertendo i conducenti circa lo stato della pressione delle ruote. Una guida con gli pneumatici sgonfi, naturalmente, espone le persone a bordo delle vetture ad un rischio maggiore di incidenti, ha dichiarato l’NHTSA, secondo cui, ha aggiunto, che per risolvere tale problematica, dunque, Tesla fornirà ai suoi clienti un aggiornamento gratuito del software delle diverse vetture coinvolte.

Quest’anno, la società automobilistica guidata da Musk è stata spesso protagonista, suo malgrado, di situazioni analoghe. Lo scorso giugno, ad esempio, Tesla fu costretta, per la quarta volta in pochi mesi, a richiamare negli Stati Uniti oltre 11mila modelli del suo avveniristico Cybertruck, rivestito totalmente di acciaio inossidabile. Al tempo, infatti, le mastodontiche vetture in questione, una volta acquistate, avevano perso dei pezzi di rifinitura, manifestando inoltre un malfunzionamento all’interno del sistema dei tergicristalli anteriori. Neanche un mese dopo, la società riportò negli States oltre 1,8 milioni di veicoli, un numero a di poco esorbitante, a causa di un malfunzionamento del software che gestiva la chiusura del cofano. Il provvedimento riguardò diverse vetture, tra cui Model S, Model X, Model Y e Model 3 2021-2024. Quello di luglio, è stato il secondo richiamo più consistente che ha coinvolto Tesla, dopo quello di febbraio 2024, quando vennero riportate alla base oltre 2 milioni di auto elettriche, per installare misure di sicurezza aggiuntive nel tanto discusso sistema di Autopilot.

Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l’eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello Sportello dei Diritti, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Tesla, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica italiana dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema grave, destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata. Tesla sostituirà gratuitamente le parti problematiche per le auto oggetto del richiamo.

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