I Manhattan Transfer in concerto il 29 luglio a Oristano nella bella cornice della piazza Duomo, e Stefano Bollani in piano solo il 10 agosto a Neoneli (Or): il festival Dromos, appuntamento immancabile e tra i più attesi dell’estate musicale in Sardegna, svela i primi due nomi nel cartellone della sua prossima edizione, la numero venticinque.
L’ensemble vocale statunitense sbarcherà nell’isola sull’onda del nuovo disco “Fifty“, pubblicato l’anno scorso (su etichetta Concord), una raccolta di intramontabili successi ripresi da album ormai storici come “Brasil”, “The Junction”, “Extensions”, “Coming Out”, “The Offbeat of Avenues” e “Pastiche”, affiancati da brani inediti. Un disco, registrato con il sontuoso apporto dell’orchestra WDR Funkhausorchester, che celebra il mezzo secolo di storia musicale dei Manhattan Transfer: una storia costellata di riconoscimenti, come l’inserimento nella Vocal Group Hall of Fame e la conquista di ben otto Grammy Awards, e che prosegue anche dopo la scomparsa, nel 2014, del fondatore del quartetto, Tim Hauser, attraverso le voci di Janis Siegel, Alan Paul (entrambi titolari dagli esordi del gruppo nel 1972), Cheryl Bentyne (dal 1979) e Trist Curless (dal 2014).
Recentemente insignito del David di Donatello come miglior compositore (per il film di Francesco Lagi “Il pataffio“), anche Stefano Bollani approderà in Sardegna reduce dall’ultimo lavoro discografico, l’album di inediti “Blooming“, pubblicato per la Sony lo scorso aprile. Sul palco di Dromos proporrà il suo concerto in piano solo, un one man show che è un vero e proprio viaggio tra i tasti del pianoforte, capace di fondere sapientemente i generi musicali e di nutrirsi di tutti quei momenti magici con artisti straordinari che il pianista nativo di Milano ha incontrato sui palchi di tutto il mondo. Una sorta di laboratorio creativo, dunque, portato in scena seguendo il flusso di coscienza musicale che spazia dal jazz ai suoni brasiliani, a Carosone, fino ai brani inediti, appunto, alcuni dei quali sono stati anticipati durante la trasmissione cult di Bollani e Valentina Cenni “Via Dei Matti numero Zero”, che tanto ha entusiasmato il pubblico a casa e la critica.
In programma nel consueto periodo da fine luglio a metà agosto, e snodandosi come sempre in varie tappe sul territorio oristanese, Dromos celebra quest’anno la sua edizione numero venticinque sotto il titolo “People”; titolo che rimanda al tema del ripopolamento culturale, perché, come scrive la critica d’arte Anna Rita Punzo, «DROMOS 25 non è la mera autocelebrazione di un festival che guarda a se stesso, ma la nuova tappa di un cammino comunitario pluriennale che coniuga espressioni e linguaggi artistici multietnici, sostenibilità ambientale e inclusione sociale, al fine di stimolare processi di cooperazione e partecipazione attiva che agiscano come forze centripete per il ripopolamento socio-culturale dei territori marginali. (…) People dunque non è un banale slogan, una semplice scelta tematica ma un manifesto, una visione lungimirante, l’imperativo etico perseguito da chi, venticinque anni fa, ha scelto di porre la comunità al centro di un progetto a più voci che, come in una articolata composizione polifonica, confluiscono in un’unica e armoniosa sinfonia”.
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