Scontata la risposta di Alessandra Todde all’ultimo appello di Renato Soru che l’ha invitata a un contestuale passo di lato, arriva dai microfoni di Rai Radio Uno, nella trasmissione Un giorno da Pecora.
“Abbiamo un campo ben definito, quello del centrosinistra, in cui Soru ha militato fino a qualche giorno fa da fondatore del Pd – ha sottolineato la candidata del campo largo Pd-M5s alle Regionali di febbraio in Sardegna -.
Semmai gli chiedo di rientrare all’interno della coalizione, sta portando avanti un progetto politico che ha tantissimi punti di unione con noi, prenda un voto in più rispetto al Pd e al M5s e in questo modo potrà essere incisivo”.
Per Todde non ha senso parlare ancora di primarie: “A 45 giorni dalle elezioni le primarie mi pare tardi, sono state discusse, anche in maniera accesa al tavolo, poi tutte le forze politiche hanno deciso di non farle”. Il M5s basava tutto sulle consultazioni online, ora non le fa: “Siamo in una coalizione e ci siamo dati delle regole condivise che vanno rispettate”.
Se Soru accogliesse il suo invito ci sarebbe per lui un ruolo? “Se ci fosse la volontà di rientrare le modalità si trovano – risponde -. Perché l’obiettivo è cambiare la Sardegna, unire le forze per far sì che questo disastro fatto dal centrodestra non continui”. Quanto all’invito a un confronto pubblico con l’ex governatore, Todde precisa: “Credo nei confronti, ma non le corride con le pentole e l’applausometro. È importante concordare le regole, ma non ho paura del confronto, mi confronto con chiunque”.