Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano in Sardegna per la 33/a edizione le Giornate FAl di Primavera.
Undici, da Sassari e Busachi, i nuovi tesori da conoscere o da riscoprire.
“Un’edizione speciale – ha detto Monica Scanu, presidente Fai Sardegna – perché festeggiamo i 50 anni del Fondo ambiente: questo è un momento importante per noi e per tutte le altre sedi. Anche noi abbiamo voluto festeggiare con tante aperture, undici questa volta. Possiamo anche essere molto felici delle importanti collaborazioni con la Regione Sardegna e con tanti comuni sardi”.
Undici siti, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, che apriranno al pubblico grazie alla passione dei volontari delle delegazioni e gruppi Fai insieme agli “Apprendisti Ciceroni” delle scuole e agli studenti universitari. Ci sono anche i beni FAI dell’isola, le Saline Conti Vecchi di Assemini e le Batterie Talmone a Punta Don Diego, Palau. A Sassari apriranno il Palazzo della Provincia, progettato e costruito tra il 1873 e il 1877. E anche Villa Pozzo (già Villa Caria).
“Contentissimi di poter mettere a disposizione, anche se non completamente per questione di sicurezza, un edifico che è stato costruito nel 1927 da un imprenditore del settore caseario, Francesco Caria.- ha detto l’assessore regionale all’Urbanistica Francesco Spanedda – È una villa che rappresenta in maniera netta e ricca il modo di intendere un’abitazione borghese all’inizio degli anni venti. Il futuro? Ci sono dei finanziamenti di 9 milioni per stabili che rappresentano la Regione: Villa Pozza e Villa Devoto a Cagliari. La storia di questa casa ci dice che la Sardegna è stata comunque interessata da scambi internazionali anche nell’epoca recente, perché Caria, che ha costruito la casa, aveva fatto fortuna vendendo pecorino negli Stati Uniti negli anni 20”.
Aperte anche la Frumenteria, sempre a Sassari e la biblioteca del Mediterraneo e l’archivio storico ad Alghero. A Tempio si potrá visitare Palazzo Sanguineti, mentre a Golfo Aranci saranno aperti il Pozzo sacro di Milis e la stazione ferroviaria. A Nuoro visite al convento di clausura delle Carmelitane Scalze “Mater Salvatoris”, sulla cima del colle di Cucullio. A Busachi l’apertura riguarda la Diga Eleonora d’Arborea, sbarramento sul fiume Tirso che dà origine al Lago Omodeo. A Cagliari spazio alla riscoperta della caserma Attilio Mereu.