L’Anfiteatro romano di Cagliari sarà recuperato in circa due anni in tre passaggi: da oggi pulizia principalmente dello spazio che ospiterà l’arena spettacoli.
Poi la sistemazione delle passerelle per consentire a cagliaritani e turisti di vedere da vicino il monumento.
Tutto entro la prossima estate. Terzo step: i lavori di restauro con un piano da quattro milioni per la consegna dell’Anfiteatro anche agli spettacoli per mille persone a quattordici anni dall’ultimo concerto del 2010 di Elio e le storie tese.
E’ previsto un collegamento, per le vie di fuga, con l’Orto botanico. E visori digitali per vedere anche le parti del monumento che rimarranno chiuse al pubblico. Il programma dei tempi di riapertura è stato presentato dagli assessori a Cultura, Servizi sociali e Lavori pubblici Maria Francesca Chiappe, Anna Puddu e Yuri Marcialis.
Il centro di documentazione e bar sarà sistemato – ha spiegato Chiappe – dove ci sono ancora i vecchi camerini. Per il resto – ha continuato l’assessora – sarà una rivoluzione quasi copernicana: palco rivolto non più al monumento, ma verso lo spazio all’ingresso. Ci sarà anche un giardino romano con i roseti.
Un recupero del monumento anche sociale: con la Caritas ci saranno – ha spiegato Puddu – i “custodi del bello”. “L’azione del comune – ha detto – prevede il coinvolgimento di persone in difficoltà in vista del loro reinserimento lavorativo”. Poi l’intervento da 290mila euro per far tornare cagliaritani e turisti nel cuore del monumento con la sistemazione di stradine e passerelle.
“Il nostro obiettivo – ha osservato Marcialis – è quello di avere l’Anfiteatro a disposizione tutto l’anno: può diventare punto di incontro e centro di socialità”. Infine il maxi progetto di recupero: tempo previsto, appunto, circa due anni.