Vacanze salatissime per gli italiani: i prezzi dei trasporti, insieme a quelli degli altri beni e servizi, sono cresciuti esponenzialmente in corso d’anno, trainati dai rincari dei carburanti.
E i traghetti non sono diversi con i costi dei collegamenti con le isole che possono raggiungere uno stipendio mensile di un lavoratore medio.
Lo afferma Adiconsum Sardegna, che ha realizzato un’analisi sulle tariffe di alcune tipiche rotte estive.
Ipotizzando di partire la sera del 16 agosto arrivando a destinazione la mattina successiva, e tornare sabato 24 agosto, il collegamento più caro è senza dubbio il Civitavecchia-Olbia. – spiega Adiconsum – Se si sceglie la sistemazione in poltrona all’andata e il posto libero al ritorno, una famiglia con due bambini e auto al seguito deve mettere in conto una spesa minima da 1.324 euro, che sale a 1.640 euro se si opta per una cabina interna.
Nelle stesse date per la tratta Genova-Olbia in cabina interna il costo del biglietto è di 1.483 euro.
Carissimi anche i traghetti per la Sicilia: per lo stesso periodo considerato, da Livorno a Palermo (andata in cabina, ritorno posto libero) il biglietto parte da 1.099 euro; da Genova a Palermo 1.210 euro (andata cabina interna, ritorno posto libero).
Per le Isole Eolie, senza la possibilità di prenotare una cabina, la spesa è di 934 euro per la tratta Napoli-Lipari, 887 euro per la Napoli-Stromboli.