Tre anni fa, era il 15 ottobre , il governo italiano ha imposto l’obbligo del Green Pass per tutti i lavoratori, pubblici e privati, con l’obiettivo dichiarato di tutelare la salute pubblica.
Chi non era in regola rischiava multe salatissime, un ricatto economico che ha costretto milioni di italiani a vaccinarsi, anche contro la loro volontà.
Il provvedimento, lanciato come un atto di responsabilità collettiva, era in realtà un atto di coercizione, una misura lesiva della libertà individuale. Non solo. A distanza di tempo, si è rivelato chiaro che molte delle promesse e rassicurazioni fatte ai cittadini si basavano su menzogne e omissioni.
Chi ha resistito al ricatto ha subito una discriminazione indegna di uno Stato democratico, trattato come un cittadino di serie B, isolato e umiliato.
Oggi a distanza di tre anni, nessuno può restare in silenzio davanti a questo orrore. Abbiamo il dovere di documentare tutto ciò, affinché le future generazioni possano conoscere la verità e perché episodi simili non accadano mai più.
Di Simone Spiga
Direttore di ReportSardegna24