Tre giornalisti libanesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano: la stampa occidentale nasconde la notizia

Tre giornalisti libanesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano contro un edificio noto per ospitare reporter nel sud-est del Libano.

L’attacco è stato condotto contro una foresteria in un complesso di Hasbaya utilizzato da più di una dozzina di giornalisti di almeno sette organizzazioni mediatiche, con un cortile contenente auto chiaramente contrassegnate con la scritta «stampa».

I tre uomini lavoravano per le emittenti Al-Manar TV e Al Mayadeen TV, che hanno rilasciato dichiarazioni di tributo ai loro dipendenti uccisi. Il Ministro dell’Informazione libanese ha dichiarato che l’attacco è stato deliberato e lo ha definito un «crimine di guerra». L’esercito israeliano non ha ancora commentato, ma ha già negato di aver preso di mira i giornalisti. I morti sono stati l’operatore Ghassan Najjar e l’ingegnere Mohamed Reda del canale di notizie filo-iraniano Al Mayadeen, nonché l’operatore Wissam Qassem dell’emittente Al-Manar, affiliata agli Hezbollah. Il ministero della Sanità libanese ha dichiarato che altre tre persone sono rimaste ferite nell’esplosione.

I filmati trasmessi da Al-Jadeed TV – i cui giornalisti condividevano la casa – hanno mostrato un edificio bombardato con il tetto crollato e i pavimenti coperti di macerie. Un veicolo utilizzato per le trasmissioni televisive era ribaltato su un fianco, con l’antenna satellitare maciullata e i cavi vicini.

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