Accaduto a Roma: un ex commissario di polizia mentre è impegnato assieme al figlio in lavori di restauro, ritrova inaspettatamente migliaia di banconote : un piccolo tesoro pari a 245 milioni di vecchie lire, appartenente al fratello già mancato.
L’uomo del tutto costernato – inconsapevole di tali risparmi e del perché il fratello non li avesse convertiti in euro – si è subito rivolto alla banca d’Italia, solo per scoprire che non era più possibile effettuare tale cambio in quanto già trascorsi oltre 10 anni dall’entrata in vigore della nuova valuta.
Quest’ultimo punto in realtà è ancora contestato: malgrado inizialmente si fosse stabilita tale decorrenza, la corte costituzionale nel 2015 l’ha definita irregolare estendendo ulteriormente i termini. Inoltre è nata un’associazione a difesa delle numerose persone che avessero ricevuto eredità in vecchie lire invocando la possibilità di convertirle.