Truffa all’esame per la patente, sei denunce a Sassari

La Polizia stradale di Sassari ha denunciato sei persone per aver svolto la prova d’esame di teoria per il conseguimento della patente di guida con modalità illecite.

Il primo ad essere scoperto e denunciato è stato un 24enne, lo scorso 21 giugno.

Gli operatori di Polizia sono intervenuti nella sede della Motorizzazione civile di Sassari, dove era in corso la prova teorica per il conseguimento della patente di guida di categoria “B”.

Il giovane, con l’aiuto di un micro auricolare situato all’interno di un orecchio, otteneva le risposte giuste dal suggeritore che, mediante una microtelecamera “a forma di bottone”, posizionata sulla camicia, inquadrava il monitor con le domande oggetto d’esame, fornendo al ragazzo le risposte corrette, per consentirgli di superare agevolmente l’esame. I poliziotti, intervenuti nell’immediatezza del fatto, effettuavano le ricerche del complice nelle vie limitrofe, rintracciando un 74enne che attendeva a bordo della sua auto il termine dell’esame per recuperare l’attrezzatura elettronica utilizzata dal giovane. Durante la perquisizione dell’auto sono stati rinvenuti altri cellulari, sim card, numerosi micro auricolari e microtelecamere, nastro adesivo e varie camicie, della stessa tipologia di quella rinvenuta indosso al ragazzo.

L’8 luglio una vicenda analoga ha visto coinvolti quattro cittadini extracomunitari, per aver svolto la prova d’esame di teoria per il conseguimento della patente di guida con le medesime modalità illecite. Anche in questa circostanza gli operatori della Squadra di polizia giudiziaria della Sezione polizia stradale di Sassari sono intervenuti alla Motorizzazione Civile, durante lo svolgimento della prova teorica per il conseguimento della patente di guida di categoria “B”, riscontrando che i quattro avevano addosso un micro auricolare, situato all’interno di un orecchio e ottenevano le risposte giuste dal suggeritore, il quale, mediante una microtelecamera “a forma di bottone” posizionata sugli indumenti, inquadrava il monitor con le domande oggetto d’esame, fornendo ai giovani le risposte corrette per consentirgli di superare agevolmente la prova.

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