Momenti di spensieratezza, emozioni, sull’onda dei ricordi per far cantare un pubblico di tre generazioni.
“Serata d’ autunno” celebra i suoi 20 anni e si illumina con le stelle della canzone italiana degli anni ’60 e ’70.
Martedì 17 ottobre, alle 19, sono attesi all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, nel cartellone messo in piedi da Lucio Tunis con la sua associazione di volontariato Arpa, Manuela Villa, figlia del compianto Claudio, che riproporrà alcuni celebri brani cantati da suo padre tra cui “un amore così grande”. Si esibirà in un ideale e virtuale duetto con il reuccio della canzone. “Dietro di lei su uno schermo verrà proiettato un video del padre, sarà un momento fantastico”, assicura Tunis.
Poi sarà la volta di Pietruccio Montalbetti, chitarrista, cantante e leader dei Dik Dik. Farà rivivere gli anni ’60 sulle note di brani come la cover “Senza Luce”, “Il Primo giorno di primavera”, “Sognando la California”. Con un salto agli anni ’70 il palco sarà per Sandro Giacobbe, autore di “Signora mia” o “Gli occhi belli di tua madre”.
“Serata d’ autunno è dedicata a un pubblico di ‘over’ per regalare loro un sorriso, creare un’occasione per una serata con un pizzico di mondanità, far vivere loro le emozioni, rievocare frammenti di vita vissuta con i brani, colonna sonora dei momenti significativi – spiega Tunis, ideatore del format e direttore artistico – la manifestazione ritorna dopo gli anni di assenza dovuti al dramma della pandemia”.
In due decenni sono saliti sotto i riflettori di “Serata d’ autunno” Don Backy, Nicola di Bari, I Cugini di Campagna, I Camaleonti, Bobby Solo, Gino Santercole, Tony Dallara, Rosanna Fratello, Fred Bongusto, Wilma Goich, Silvia Mezzanotte dei Matia Bazar, New Trolls, Collage, Orietta Berti e Al Bano.
“Al Bano mi ha promesso che ritornerà a Cagliari per la gioia dei suoi fan”, conclude Lucio Tunis, musicista cagliaritano nel 2019 arrivato primo assoluto al Festival Internazionale della “Fisarmonica città di Termoli”. Nel 1997 è stato premiato da Romano Prodi, allora presidente del Consiglio, con una targa per la sua attività artistica, professionale, didattica e sociale.