Tumulti in Senegal, la popolazione vuole la cacciata del Presidente: i morti sono almeno 16

È salito ad almeno 16 morti e più di 350 feriti tra i manifestanti il bilancio degli scontri scoppiati in Senegal dopo la condanna del leader dell’opposizione Ousmane Sonko.

Anche se secondo fonti di sardi che vivono nella città di Dakar, i morti sarebbe almeno 19.

Le violenze sono scoppiate giovedì, quando Sonko è stato condannato a due anni di carcere per corruzione di minori in un caso che, a suo dire, è stato costruito per impedirgli di candidarsi alla presidenza il prossimo anno.

La Croce Rossa ha dichiarato di aver soccorso 357 manifestanti feriti, tra cui una donna incinta, e 36 membri delle forze di difesa e di sicurezza che sono rimasti coinvolti nello scoppio dei disordini. In totale, 78 feriti gravi sono stati portati in centri sanitari.

Il popolo senegalese vuole le immediate dimissioni del Presidente Machy Sall che ha organizzato un complotto contro Ousmane Sonko, il candidato alle presidenziali del 2024.

Sonko è considerato la nuova speranza, un’uomo integro capace di smuovere i giovani verso un futuro fuori dallo scacco della Francia.

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