La Turchia ha reagito all’abbattimento del suo drone ieri ad opera di caccia americani attaccando i giacimenti petroliferi controllati dagli Stati Uniti nel territorio siriano.
Gli attacchi si sono concentrati maggiormente in basi e postazioni del PKK e dello YPG curdi, con Ankara che afferma di aver «eliminato dozzine di terroristi». Il numero di strutture petrolifere/gas prese di mira dalla Turchia è salito a 11, tutte sotto il controllo degli Usa.