“È la pace che trasmetteremo ai nostri figli e nipoti come eredità della nostra generazione.
Non abbiamo e non vogliamo altre alternative.
Ma per trasmettere la pace come eredità, dobbiamo arrivare al giorno in cui potremo dire di aver posto fine a questa guerra con la nostra vittoria”, ha scritto oggi su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Il comandante delle Forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny ha pubblicato un video su Telegram che lascia intendere l’inizio della controffensiva: il filmato mostra i soldati ucraini che si preparano alla battaglia, recitando una preghiera. “È ora di riprenderci ciò che è nostro”, ha detto Zaluzhny. Intanto il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza Oleksy Danilov, che fa parte del gabinetto di guerra, ha dichiarato alla Bbc che l’Ucraina è pronta a lanciare la controffensiva e ha sottolineato che il governo ucraino non ha “il diritto di sbagliare” sulla decisione perché è una “opportunità storica che non si può perdere”.
“Non c’è forza che possa costringere la società ucraina e la leadership al governo a parlare con i russi oggi, finché le truppe russe sono sul nostro territorio”: lo ha scritto su Telegram il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andry Yermak.
L’inviato speciale del governo cinese per gli Affari eurasiatici, Li Hui, “in nessun momento” ha detto che alla Russia andrebbe lasciato il possesso dei territori occupati dell’Ucraina. “Non lo ha detto e non lo ha nemmeno lasciato intendere”, assicura all’ANSA un alto funzionario europeo informato sui dettagli dell’incontro.
I diplomatici di Varsavia, Berlino, Parigi e Bruxelles non confermano che il rappresentante speciale cinese Li Hui abbia espresso la richiesta di lasciare i territori ucraini occupati alla Russia: Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba dopo le rivelazioni del Wall Street Journal. “Ho immediatamente contattato i miei colleghi in quelle capitali che ha visitato, e nessuno di loro conferma che ci siano stati annunci o negoziati anche sul riconoscimento come Russia di quei territori che la Russia occupa attualmente in Ucraina”, ha detto Kuleba durante una trasmissione video, ripresa da Unian.
L’Alleanza Atlantica – a quanto apprende l’ANSA – molto probabilmente offrirà a Kiev la creazione di un Consiglio Nato-Ucraina come strumento per rafforzare i rapporti politici e affiancare il piano di assistenza militare pluriennale allo studio. Il Consiglio, infatti, permetterebbe a Kiev di prendere parte in modo molto più approfondito ai lavori Nato di quanto non sia possibile fare con l’attuale Commissione. Alcuni alleati, specie nel fianco orientale, stanno spingendo perché all’Ucraina venga offerto già al summit di Vilnius un chiaro cronoprogramma per l’ingresso nella Nato ma sul punto, al momento, non c’è accordo tra i 31.
La Russia “sta preparando una provocazione su larga scala alla centrale nucleare di Zaporizhzhia con una simulazione di incidente”. Lo ha riferito l’intelligence militare ucraina, riporta Ukrinform. “A tal fine, verrà effettuato un attacco direttamente sul territorio dell’impianto nucleare. Successivamente, sarà annunciata una fuga di emergenza di sostanze radioattive. L’Ucraina sarà come sempre incolpata dell’incidente”, ha affermato il Gur, secondo cui l’obiettivo dei russi far scattare “un’indagine dettagliata durante la quale tutte le ostilità saranno interrotte”, in modo da avere tempo per “riorganizzarsi”.