C’è aria di spaccatura nell’Udc Sardegna.
Il coordinatore regionale per le elezioni, Regino Brachetti, ha tenuto con i referenti sardi un incontro in videoconferenza avente ad oggetto lo stato di avanzamento della definizione delle liste per il voto nell’Isola del 25 febbraio prossimo.
Brachetti ha “preso atto che alcuni hanno scelto di aderire individualmente a proposte politiche di altri partiti – si legge in una nota dell’ufficio stampa nazionale -, invitando gli amici che hanno deciso di non condividere più un comune percorso politico con l’Udc, a non esprimersi più a nome del partito”.
Nessun riferimento diretto e il coordinatore regionale Andrea Biancareddu, non commenta. Ma è da tempo che il partito nell’Isola, orfano del padre politico Giorgio Oppi, è in balia di correnti. Dopo la visita in Sardegna del segretario nazionale Lorenzo Cesa, un mese fa, che ha tentato di spegnere i dissidi interni e i malumori di alcuni consiglieri nei confronti del coordinatore Biancareddu, la nascita del gruppo del Grande centro in Consiglio regionale ha, invece, ulteriormente diviso il partito.
Nella nuova casa centrista promossa da Antonello Peru e Stefano Tunis di Sardegna al centro Venti 20, sono transitati Pietro Moro e Valerio De Giorgi, confluito nella Nuova Democrazia Cristiana. Gian Filippo Sechi ha invece scelto l’adesione personale, restando nel gruppo dell’Udc che ora conta solo, con Sechi, la capogruppo Alice Aroni e l’assessore regionale della Cultura Andrea Biancareddu.
Nella nota il coordinatore per le elezioni Brachetti sottolinea la “ferma volontà di presentare liste Udc in tutti i collegi e al fine di dare ancora più impulso all’azione capillare di rilancio è stata anticipata la volontà del segretario nazionale Cesa, di individuare nuovi commissari sia a livello regionale che provinciale”. Sulla candidatura per le Regionali “è stata confermata la volontà del partito sia a livello regionale che nazionale di individuare entro la fine del mese il candidato presidente del centrodestra”.