Il bando è uno. Ma i vettori applicano le regole in maniera differente.
Risultato: disomogeneità di servizi offerti nei tre aeroporti sardi. È la denuncia della segretaria regionale di Uiltrasporti, Elisabetta Manca, sulla continuità territoriale aerea in Sardegna.
“Il bando – spiega la rappresentante dei lavoratori – prevede una serie di agevolazioni di cui, a seconda del vettore con cui parte dal Nord Sardegna, il passeggero non può beneficiare. Ad esempio è previsto che il biglietto possa essere modificato o cancellato entro un’ora dalla partenza del volo ma con alcuni vettori è possibile farlo solo entro le tre ore dallo schedulato. Inoltre, se un passeggero residente acquista erroneamente la tariffa in continuità per lavoratori, pur trattandosi di due tariffe equivalenti e differenti per il bagaglio da stiva incluso solo per i residenti, è costretto a pagare un nuovo biglietto”.
Altri esempi: “Peggio ancora per chi acquista una tariffa per lavoratori e non può dimostrarne il requisito – insiste Manca – a tre ore dalla partenza, il passeggero non residente che vuole partire dagli aeroporti del Nord Sardegna, è costretto a dover pagare una tariffa ‘last minute’ di 300 euro pur essendo ancora vendibile nelle biglietterie aeroportuali una tariffa più bassa”.
La Uiltrasporti denuncia problematiche nel contattare il call center o nel check- in online. E ritardi nei rimborsi. In caso di smarrimento del bagaglio- prosegue Manca- non c’è possibilità di farselo recapitare a domicilio ma si è costretti ad andare a recuperarlo in aeroporto. E poi in due scali su tre “non sono ancora attivi servizi che in vent’anni sono sempre stati garantiti quali il trasporto di barellati e ossigeno terapia”.
Appello alla giunta regionale che verrà: “si faccia da subito garante del rispetto al diritto alla mobilità dei sardi e delle regole da parte dei vettori”.