“La Uiltrasporti esprime forte preoccupazione per le condizioni in cui versa la nostra Isola nei trasporti marittimi, settori nei quali negli ultimi cinque anni la politica regionale non ha dedicato la dovuta attenzione alle molteplici criticità presenti”.
Lo afferma il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca che sollecita un “incontro urgente” con la presidente della giunta regionale Alessandra Todde “Ci riferiamo alla necessità di programmazione strutturale e a lungo termine sui collegamenti con le isole minori e al comparto portuale, elemento fondamentale in qualsiasi economia moderna, e ancor di più in un’isola di fatto circondata dal mare come la Sardegna – aggiunge -Da questo punto di vista, occorre interrompere i cinque anni di silenzio rispetto agli indirizzi e contributi politici che non si sono voluti dare alla portualità, anche a causa del mai nominato membro della Regione all’interno del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale della Sardegna, organismo che recepisce e indirizza le scelte sul sistema portuale”.
Secondo la Uiltrasporti “occorre chiarezza di indirizzo sul Porto Canale di Cagliari, ormai deserto e privo da anni di un terminalista che garantisca sviluppo e occupazione coerenti con le potenzialità che lo scalo è in grado di offrire”.
La situazione non cambia per quanto concerne il trasporto aereo.
“La nostra Organizzazione denuncia da mesi l’inefficienza di una continuità territoriale obsoleta, incapace di soddisfare il diritto dei sardi alla mobilità. Il nuovo bando dovrà tenere conto delle specificità e delle esigenze di ogni singolo aeroporto, la capacità dei vettori che partecipano al bando di poter effettivamente offrire tutti i servizi propri della continuità e garantire un numero adeguato di voli a prezzi accessibili a tutti”.
“Altro tema importante e di cui chiediamo che la presidente si faccia subito carico è quello inerente la fusione dei tre scali sardi – prosegue il segretario della Uiltrasporti -. Gli aeroporti rappresentano un asset importante e strategico per la nostra isola e riteniamo che il confronto con le parti sociali sia assolutamente doveroso. È fondamentale conoscere il piano industriale e servono garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e dell’applicazione del contratto nazionale di riferimento”.