Due divieti di dimora in città e un obbligo di firma alla polizia giudiziaria. È quanto deciso questa mattina, dopo un’udienza in direttissima durata circa tre ore, dal giudice Francesca Zavaglia per tre dei dieci attivisti di Ultima Generazione che ieri hanno bloccato la tangenziale tra le uscite Fiera e via Stalingrado in direzione Casalecchio.
Ai giovani, che hanno trascorso la notte ai domiciliari, sono stati riconosciuti la violenza privata aggravata e il danneggiamento, ma non l’interruzione di pubblico servizio. Gli avvocati difensori Mimma Barbarello ed Elia De Caro hanno chiesto i termini a difesa e il processo è stato fissato per il 30 novembre.
Uscito dall’aula, De Caro ha spiegato che ai tre ragazzi, tutti poco più che ventenni, non è stato riconosciuto il ruolo di promotori dell’iniziativa di ieri mattina. Fuori dal tribunale ad attenderli un presidio di altri attivisti di Ultima Generazione per portare il loro sostegno ai tre giovani arrestati ieri dalla polizia.