Oggi pomeriggio, poco dopo le 15.30, 5 cittadini aderenti alla campagna “Fondo Riparazione” di Ultima Generazione, hanno compiuto un’azione di disobbedienza civile nonviolenta alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Davanti al dipinto di Francesco Guardi “Bacino di San Marco con l’isola di San Giorgio e la Giudecca”, con un filo trasparente hanno sospeso un cartello con scritto “2044”, poi si sono seduti srotolando lo striscione con scritto “Fondo Riparazione”. Dopo pochi minuti è intervenuta una delle responsabili della Galleria che, pur invitando le persone ad uscire, ha con loro instaurato un dialogo sulle motivazioni dell’azione. Alle 16.30 sono arrivate le forze dell’ordine, che hanno trascinato fuori le persone.
“Venezia è malata e nel 2044 rischia di morire definitivamente, se non interveniamo. Venezia è simbolo di un modello economico-sociale perverso e ingiusto, che in realtà domina tutto il Veneto e tutta l’Italia. Un modello che usa il territorio e i suoi abitanti come una risorsa qualsiasi, da sfruttare, consumare fino all’osso. Non ci sono limiti, non c’è nessuna vergogna, l’unica cosa che conta è il profitto immediato. Non importa se questo sfruttamento ha dei costi enormi per la collettività di oggi e di domani. Da studente di ingegneria, sono profondamente preoccupato per quello che ci aspetta nei prossimi anni. Dovremmo iniziare subito a invertire la rotta, a riparare ai danni fatti, invece le istituzioni rimangono sorde. Dobbiamo ripensare profondamente il nostro modo di vivere in questo territorio, e permettere ai cittadini di progettare il futuro della propria città: altrimenti gli interessi privati dei politicanti ci porteranno al collasso. Questo territorio è malato a causa di una società malata, e dobbiamo iniziare subito a prenderci cura dei beni comuni”, ha dichiarato Samuele, 23 anni studente di ingegneria ambientale.