Un’unica pellicola, “Tilipirchi” (cavallette), tutta dalla terra dei Quattro Mori, regista, attori e scenario , ma tanti scorci di Sardegna protagonisti al Lido di Venezia in occasione della Mostra del cinema, dal 30 agosto al 9 settembre prossimi.
Sono cinque in tutto le pellicole che verranno proiettate durante i giorni della kermesse e che hanno l’Isola come filo conduttore.
“Film molto diversi tra loro – racconta all’ANSA Gianluca Aste, presidente della Fondazione Sardegna Film Commission – che rivelano una ricca eterogeneità di sensibilità poetiche e di estetiche sperimentali, giocando tra la coproduzione internazionale di aspirazione globale e la produzione art house all’interno del programma di Biennale College”.
Cinque pellicole con un diverso grado di produzione in Sardegna. Andando in ordine di proiezioni, si parte l’1 settembre con “L’anno dell’uovo” per la Biennale College, pellicola realizzata dalla Diero srl, una casa di produzione di Olbia in cui il regista Claudio Casale racconta la storia di una giovane coppia che in attesa del primo figlio decide di farlo nascere lontano dal mondo che li circonda. Il 3 settembre nelle Giornate degli Autori è la volta di “Across”, film della regista e antropologa di Trento Irene Dorigotti che ha scelto alcuni panorami e scorci di Sardegna per raccontare una parte della sua vita tra finzione e realtà.
Il giorno dopo, tra gli eventi speciali delle Giornate degli Autori arriva “L’avamposto” firmato da Edoardo Morabito, regista che non solo ha girato una parte in Sardegna, ma ha fatto dell’Isola la sua musa ispiratrice per raccontare la storia del suo eco-guerriero e dell’avamposto del progresso da lui creato in un modello di società utopica in equilibrio tra natura e tecnologia. Le Giornate degli Autori si chiudono l’8 settembre, giorno in cui sarà proiettato “Anna” di Marco Amenta, regista al suo terzo film girato in Sardegna. La protagonista è “bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna”, si legge nella descrizione della pellicola.
Sarà invece proiettato in chiusura della Settimana della critica il film “Tilipirche” (cavallette in sardo), di Francesco Piras, l’unica pellicola con regista e attori sardi. Il corto è stato realizzato durante l’invasione delle cavallette che ha devastato il centro Sardegna. Il regista, in quello scenario apocalittico, racconta la storia di un allevatore e delle difficoltà nel passaggio di testimone tra padre e figlio nella gestione di un ovile.
Non solo film. “Durante la mostra, accanto alle presentazioni ufficiali – annuncia Nevina Satta, direttrice regionale della di Film Commission – si terranno una serie di incontri istituzionali dedicati alla sostenibilità ambientale in Sardegna quale best practice europea dello sviluppo e dell’applicazione dei protocolli green nel cinema e nell’audiovisivo”, scrive Manuel Scordo per l’agenzia Ansa.