Sono ufficialmente in pista: un esercito di circa 1.400 persone i candidati per le Regionali del 25 febbraio che si dovranno contendere i sessanta seggi del Consiglio regionale della Sardegna, in attesa dell’ufficialità.
Alla scadenza della presentazione delle liste, che obbligatoriamente doveva contenere l’indicazione del candidato presidente, sono state presentate liste a sostegno di cinque aspiranti governatori.
Luisa Chessa (Sardigna R-esiste/Rossomori);
Maria Rosaria Randaccio (Forza al popolo) non sarà presente nella scheda elettorale;
Renato Soru (Progetto Sardegna, Rifondazione comunista, Liberu, Vota Sardigna e +Europa – Azione con Soru);
Alessandra Todde (M5s-A Innantis, Pd, Demos, Psi-Sardi in Europa, Alleanza RossoVerde (Possibile, Europa Verde e Sinistra sarda), Progressisti, Sinistra futura, Orizzonte in Comune, Fortza Paris e Uniti per Alessandra Todde);
Paolo Truzzu (Fdi, Psd’Az, Lega, Forza Italia, Udc, Sardegna al centro 20.Venti, Riformatori, Dc di Rotondi, Alleanza Sardegna-Pli,
Carica di uscenti e di amministratori locali ed età media piuttosto alta (pochi i giovani nati dai Novanta i su), c’è poco spazio per le nuove leve, i partiti storici candidano in massa gli uscenti.