Il Teatro Massimo di Cagliari si apre ancora di più alla città con prove aperte, visite guidate e momenti d’incontro legati all’arte del palcoscenico.
In occasione della Giornata mondiale del teatro, mercoledì 27 marzo, accoglie dalle 10.30 alle 18 in tutti i suoi spazi il pubblico di studenti, curiosi e appassionati.
L’ingresso è libero, previa prenotazione alla biglietteria del Teatro.
Occasione per avere di prima mano da parte di tecnici, registi, attori e addetti ai lavori, il racconto del dietro le quinte dei tre principali palcoscenici. Con l’intento di far conoscere la vita del teatro anche a riflettori spenti, il Massimo ha scelto di aprire le sue porte sin dal mattino, invitando chiunque fosse interessato a incontri di prove attoriali che vede impegnate diverse scuole del cagliaritano. A raccontare i progetti, i laboratori e gli esiti scenici, un gruppo di registi e attori tra cui Senio Dattena, Luigi Puxeddu, Monica Serra, Daniel Dwerryhouse, Roberta Locci e Alberto Marci, Filippo Salaris, Mariano Cirina, Michela Atzeni. A partire dalle 10.30, e per tutta la giornata, si potranno dunque esplorare i laboratori, le gallerie, gli spalti e i camerini, soffermarsi negli eleganti spazi del foyer, degustare piccoli snack o godersi un aperitivo nel bar sempre aperto del Teatro. Alle 18, poco prima della messinscena di “Ottantanove”, spettacolo Premio Ubu 2022 come miglior drammaturgia e miglior attore a Marco Cavalcoli (sala M2, ore 20.30), Giuseppe Antelmo, formatore ed esperto dei rapporti Teatro-Educazione, terrà una lezione guidata alla visione della messinscena interpretata, assieme a Cavalcoli, dalla coppia di culto Elvira Frosini e Daniele Timpano.
“Istituita il 27 marzo del 1962 a Parigi dal Teatro delle Nazioni, la Giornata mondiale del teatro – afferma la direttrice artistica del Massimo, Valeria Ciabattoni – è un’occasione per stimolare la fantasia degli spettatori e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della creazione artistica.
Una giornata in cui grandi e piccini, appassionati o semplici curiosi, avranno la possibilità di lasciarsi coinvolgere dal racconto di una forma d’arte in grado di suscitare forti passioni e far riflettere sul significato della vita e della società”.