L’uomo e la maschera, ponte tra umano e divino: quali sono le tematiche sottese a una pratica tanto ancestrale quanto densa di significati? È il tema al centro della dodicesima edizione di Archeomusicando, l’evento in tre giornate organizzato a Mamoiada dall’associazione Ventu Pintau per promuovere il patrimonio archeologico sardo attraverso i linguaggi della contaminazione artistica.
L’appuntamento 2023 torna alle porte dell’estate, dal 16 al 18 giugno, con una serie di appuntamenti interamente gratuiti sotto la guida consolidata della direttrice scientifica, l’archeologa Viviana Pinna. Un’edizione che mette dunque al centro, come ricorda il Presidente di Ventu Pintau Bruno Dessolis, il tema dei “miti, misteri e riti del passato”.
Elemento cardine della ricerca è il mondo, semanticamente complesso, del mascheramento, esplorato attraverso le testimonianze lasciate dai nostri avi. A questo proposito, ricorda Dessolis, “venerdì 16 giugno, alle ore 17.30, la tavola rotonda di apertura, coordinata dalla Direttrice scientifica dell’evento, l’archeologa Viviana Pinna, verterà proprio su questo argomento, con importanti contributi di esperti quali il professor Marcello Madau, Anna Depalmas e Alfonso Stiglitz”.
Uno scambio con la comunità – in primis quella mamoiadina – che costituisce uno dei punti di forza della tre giorni e delle attività dell’associazione, e che ai momenti di approfondimento sottoforma di dibattito alterna quelli operativi delle visite guidate e dei laboratori per bambini e adulti.
Ma non potrebbe essere Archeomusicando senza l’appuntamento con le note d’autore: le due serate musicali della dodicesima edizione porteranno sul palco l’eclettismo di Francesco Piu e di Francesco Baccini. Classe ’81, con all’attivo otto album e vent’anni di carriera, Piu si esibirà con il suo Trio sabato 17 giugno, portando una miscela di blues, rock e soul con richiami alla musica mediterranea. Il gran finale, domenica 18 giugno, è
invece affidato al concerto di Francesco Baccini.
Tra i cantautori della scuola genovese che più hanno lasciato il segno a partire dalla fine degli anni’80, a Mamoiada il cantautore, accompagnato dal suo Trio, ripercorrerà la sua trentennale carriera alternando i propri brani a quelli dei grandi nomi con cui ha collaborato, a partire da Fabrizio De Andrè, e a cui si è ispirato, come l’immortale Luigi Tenco.
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