Una donna contro sei uomini per la presidenza dello sport Olimpico

In attesa di conoscere chi tra i sette candidati sarà eletto decimo presidente del Comitato Olimpico Internazionale – elezioni nel corso della 143esima Sessione del Cio dal 18 al 21 marzo 2025 in Grecia -, una cosa è già certa: la nuova leadership dello sport mondiale dovrà affrontare nuove sfide difficili e preservare il mito un pò sopito delle Olimpiadi. Vuoi per i cambiamenti climatici che potrebbero segnare fortemente l’esistenza dei Giochi della neve, l’avvento degli eSports Games che si preannuncia travolgente e accattivante per i giovani, le sempre maggiori richieste e necessità degli sport tradizionali, e i fattori legati alla sicurezza globale, il nuovo Cio, ovvero quello del post Thomas Bach, si troverà difronte compiti intricati da assolvere.

Per i sette candidati alla presidenza inizia il serrato lavoro di convincimento dei membri Cio (alle urne andranno in 111) finalizzato a ricevere quel voto che potrebbe essere fondamentale. Dei sette candidati, cammin facendo qualcuno potrebbe gettare la spugna, potrebbero nascere alleanze oppure andare tutti alle urne. L’elezione del decimo presidente dello sport mondiale si preannuncia molto accattivante. Hanno presentato la candidatura il numero uno dell’atletica leggera mondiale, Sir Sebastian Coe, il multimilionario svedese Johan Eliasch, il ministro dello Sport dello Zimbabwe, Kirsty Coventry, unica donna in corsa per la presidenza, il vicepresidente del Cio, lo spagnolo Juan Antonio Samaranch, figlio del defunto ex presidente del Cio, il numero uno del ciclismo internazionale, il francese David Lappartient, il principe Feisal Al Hussein di Giordania ed il capo della federazione internazionale di ginnastica, il giapponese Morinari Watanabe.

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