“I prezzi della luce con i quali le società hanno vinto l’asta per le 26 aree territoriali in cui è stata divisa l’Italia sono molto competitivi, salvo per le aree territoriali Sud 1 (Napoli provincia, Nuoro, Sassari), Sud 2 (Cagliari, Napoli comune, Oristano, Sud Sardegna) e Sud 10 (Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Trapani) che hanno un aumento rispetto al prezzo di gara invece che una diminuzione” afferma Monica Satolli, coordinatrice regionale Sardegna dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ottimo, invece, il risultato per l’Area Sud 3 (Avellino, Benevento, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato, Siena) e l’Area Sud 8 (Catanzaro, Crotone, Lecce, Reggio-Calabria, Vibo-Valentia) che registrano il maggiore ribasso”.
“I prezzi della luce che saranno applicati ai consumatori che sono attualmente in tutela e che non faranno alcuna scelta da qui al primo luglio 2024, finendo così nel Servizio a tutele graduali, sono talmente competitivi, 73 euro in meno all’anno, che il suggerimento generale che possiamo dare loro è di stare calmi, non fare niente e restare per il momento dove sono. Difficile, infatti, pur se sempre possibile, che nel mercato libero attualmente si possano trovare prezzi migliori di quelli del Servizio a tutele graduali” continua Monica Satolli.
“Considerato che i clienti domestici elettrici già passati al mercato libero hanno il diritto di rientrare nel servizio di maggior tutela fino a fine giugno 2024 e che i vulnerabili potrebbero avere la possibilità di fare una voltura intestando la fornitura a un non vulnerabile, suggeriamo ai consumatori, di valutare se non sia il caso, rispettivamente, di rientrare nella tutela o, per i vulnerabili, entrare nell’Stg” conclude Satolli.